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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Violenza contro le donne in Toscana: 11 casi al giorno, nuovi fondi per aiutarle

La Regione stanzia 1,3 milioni di euro per favorire autonomia abitativa e lavorativa delle vittime

Un aiuto per aiutare le donne vittime di violenza. Sono stati stanziati dalla Regione Toscana, con due delibere approvate dall'ultima giunta, 1 milione e 300mila euro da utilizzare da qui a fine 2018 per favorire autonomia abitativa e lavorativa alle donne che hanno subito violenza.

Ciascuna vittima potrà ottenere fino a 13mila100 euro, 8mila dei quali per permetterle di vivere o in un appartamento autonomo o in coabitazione e i restanti 5mila100 destinati a finanziare percorsi di accompagnamento al lavoro. Per questo potranno ricevere fino a 500 euro. Un massimo di 1.000 euro sono invece previsti per aiutarle nella mobilità o per mandare i figli ai nidi o all'asilo. Infine dai 1.200 ai 3.600 euro potranno essere erogati per favorire la frequenza dei tirocini non curricolari. Si tratta di 600 euro al mese per un minimo di due e un massimo di sei mesi.

Le misure sono finalizzate ad aiutare una parte delle 4mila017 donne (11 al giorno, la maggior parte con figli minori) che nel 2017 si sono rivolte ai centri antiviolenza della Toscana: un numero che dal 2016 al 2017 è cresciuto del 22,5. Questi dati, naturalmente, si riferiscono solamente ai casi effettivamente denunciati.

Il percorso di aiuto individuato dalla Regione è subordinato ad un progetto per la loro occupabilità, definito presso i Centri per l'impiego e prevede per ciascuna donna un doppio tutor / consulente: uno presso il Centro per l'impiego, l'altro messo a disposizione dal Centro antiviolenza che, attraverso i servizi sociali dei Comuni, garantiscono alle donne vittime di violenza una casa rifugio per loro e i loro bambini. Accoglienza questa che ha un periodo limitato, dopo la quale, questo lo scopo delle nuove misure, subentrerà ora un aiuto per raggiungere l'autonomia abitativa.

Il progetto mira a favorire l'autonomia di circa 200 donne da qui a fine anno. I bandi relativi all'inserimento al lavoro saranno pubblicati entro la prima metà del mese di maggio e i contributi, per i quali è prevista una precisa rendicontazione, saranno erogati fino ad esaurimento delle risorse disponibili (pari a 851mila500 euro) e comunque entro il 31 dicembre di quest'anno.

Sono invece 465.000 euro i fondi a disposizione per favorire l'autonomia abitativa delle donne inserite nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza subita e per i loro figli, sia in appartamenti autonomi che in alloggi in coabitazione con altre donne, sostenendole nella prima fase di vita autonoma dopo la loro uscita dalle case rifugio o da alloggi di transizione.

Dal 2012 al 2017, inoltre, nei pronto soccorso della Toscana si sono registrati 17mila363 casi di 'codice rosa', il progetto teso ad aiutare le vittime di violenze e abusi (14.940 adulti, nella stragrande maggioranza donne, e 2.423 bambini), e nel solo 2017 sono stati 3mila142, 2.592 adulti e 550 bambini (questo dato non combacia con quelllo scritto sopra, riferito agli accessi ai centri antiviolenza: non tutte le donne che si sono recate ad un centro antiviolenza sono infatti passate anche per il 'codice rosa').

“Siamo dalla parte delle donne che hanno il coraggio di denunciare le violenze subite. Dal 2012 ad oggi in 17mila si sono rivolte ai centri antiviolenza, con un numero che ha toccato il dato impressionante di 11 aggressioni al giorno. Gli uomini che hanno le mani lunghe in Toscana rischiano di più, le mani se le tengano in tasca. Le donne vengano nei nostri centri a denunciare”, dice il presidente della Regione Enrico Rossi presentando i provvedimenti adottati. Il numero telefonico gratuito antiviolenza è il 1522. In dieci anni, tra il 2006 e il 2016, nella nostra regione sono state ammazzate 101 donne.

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