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Cronaca

Codice Rosa, 14mila casi di violenza e stalking in cinque anni

Nel giorno della festa della donna, i numeri della violenza in Toscana

In cinque anni, dal 2012 al 2016, sono stati 14mila221 gli accessi per Codice Rosa nei pronto soccorso degli ospedali toscani. I dati  sono stati presentati ieri, alla vigilia dell'8 marzo, festa della donna, dall'assessore alla salute Stefania Saccardi.

Nel 2016, gli accessi per Codice Rosa nei pronto soccorso degli ospedali toscani, in aumento, sono stati in tutto 3mila451, di cui 2.938 adulti, nella stragrande maggioranza donne (2.802 maltrattamenti, 111 abusi, 25 stalking) e 513 minori (439 maltrattamenti e 74 abusi). Nel 2015 gli accessi erano stati 3.049: 2.623 adulti e 426 minori.

Il Codice Rosa è rivolto alle persone che accedono alle strutture di pronto soccorso per essere curate: uomini e donne, adulti e minori, vittime di maltrattamenti, abusi e discriminazioni sessuali. Il progetto regionale ha preso avvio dal 2012 e si è sviluppato gradualmente fino alla completa diffusione, avvenuta nel 2014, in tutte le aziende sanitarie toscane.

Il percorso parte da una stanza dedicata all'interno del pronto soccorso, nella quale accedono tutti gli specialisti che dovranno visitare la/il paziente. Il suo punto di forza è una task force interistituzionale, una squadra formata da personale socio-sanitario (infermieri, ostetriche, medici, assistenti sociali, psicologi), magistrati, ufficiali di Polizia giudiziaria impegnati in un'attività di tutela delle fasce deboli della popolazione, quelle che possono essere maggiormente esposte a episodi di abuso e violenza: donne soprattutto, ma anche minori, anziani, persone vittime di abusi e discriminazioni sessuali.

L'intervento congiunto di questa task force permette di prestare immediate cure mediche e sostegno psicologico a chi subisce violenza, nel fondamentale rispetto della riservatezza. Anche in Toscana, per chi è vittima di violenza o stalking, esiste il numere verde gratuito 1522, attivo 24 ore su 24.

"Codice Rosa è un progetto nato in Toscana, che ha fatto da apripista, diffondendosi poi in altre regioni - spiega Saccardi -. In ogni pronto soccorso degli ospedali toscani c'è una corsia riservata e un team multidisciplinare che si prende cura delle persone vittime di violenza e abusi. Da pochi mesi abbiamo istituito la Rete regionale Codice Rosa, che collega e coordina tutte le forze che all'interno del servizio sanitario toscano lavorano per offrire alle vittime di violenza e abusi un aiuto pronto e tempestivo, articolato e complesso".

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