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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Vino: i 'gioielli' della collezione Pinchiorri all'asta a Ginevra

In Svizzera, a dicembre, verrà battuta una rarissima collezione dell'Enoteca tre stelle Michelin

Il 6 dicembre prossimo avrà luogo a Ginevra, all'Hôtel Beau-Rivage, l’asta 'Kingdoms' di Baghera/wines, che racchiuderà una collezione molto particolare.

Saranno infatti proposti all’asta svizzera, soli grandi formati di bottiglie provenienti dalla famosissima collezione di Giorgio Pinchiorri, patron (assieme alla sua compagna Annie Féolde) dell'omonimo ristorante Tre Stelle Michelin.

In totale saranno 24 le bottiglie, tra 'Jeroboam' e 'Mathusalem' del Domaine de la Romanée-Conti, gioielli tra i più ricercati e desiderabili al mondo, ad essere presentate in quell’occasione.

Pinchiorri: storia di una vita dedicata all’amore per il vino

Per ogni enogastronomo che si rispetti, l’Enoteca Pinchiorri, incastonata nell'elegante Palazzo Jacometti-Ciofi, rappresenta un Graal discreto, una destinazione enogastronomica da scoprire almeno una volta nella vita. Da più di 40 anni, questo palazzo nasconde un tesoro inestimabile, l’opera di un vita dedicata all’amore per il vino, quella di Giorgio Pinchiorri.

Pinchiorri entra nel mondo della gastronomia e dei vini nel 1958. Inizialmente alla guida, con la sua compagna Annie Féolde, dell’Enoteca Nazionale, percorre l’Italia da nord a sud, e costruisce una collezione rara di vini italiani.

L’acquisto e la trasformazione dell’Enoteca Nazionale nel 1979, aprono un nuovo capitolo per l’attività, che diventa l’Enoteca Pinchiorri, permettendo ai suoi proprietari di arricchire la cantina di vini stranieri, la maggior parte dei quali provenienti della Borgogna.

Una felice coincidenza volle che la compagna di Giorgio fosse francese. Questo particolare, di grande importanza, facilitò la relazione con i “vignerons” della Borgogna, permettendo di ramificare relazioni forti e perenni, discrete ma funzionali e esclusive, sulle quali l’Enoteca Pinchiorri si è costruita una reputazione mondiale, ampliando una collezione che, al giorno d’oggi, può essere annoverata tra le più rare e complete al mondo.

Un’innata abilità e tanta passione hanno portato quest’eterno innamorato del vino a fare le scelte più adatte, a combattere senza sosta per la preservazione del patrimonio enologico mondiale, a essere l’interlocutore privilegiato dei “vignerons” più talentuosi e rinomati al mondo.

Ed è cosi che, da 40 anni, Giorgio Pinchiorri compra ogni anno e direttamente, innumerevoli “Grand Cru” dalla Borgogna, con particolare riferimento al famoso e leggendario Millesime 1985.

“Entrare nella cantina dell’Enoteca Pinchiorri è decisamente un momento magico nella vita di ogni appassionato di vini - dichiarano Michael Ganne e Julie Carpentier, fondatori di Baghera/wines e battitori dell’asta -.  L’affidamento dell’incarico di organizzare la vendita di queste bottiglie uniche al mondo, mai proposte in asta, ci ha procurato un’enorme emozione. Ogni intenditore avrà sognato di possedere, un giorno, una tale collezione e la vendita di questi grandi formati dell’Enoteca Pinchiorri lascerà un’impronta indelebile tra gli appassionati di vini della Borgogna.”

“Ho scelto di affidare i gioielli della mia collezione di vini a Michael Ganne e al suo team, perché sono come me, appassionati di vini della Borgogna - sottolinea Pichiorri -. Baghera/wines ha dimostrato in innumerevoli occasioni un talento particolare nel portare alla luce le più belle cantine e collezioni del mondo, entusiasmando gli intenditori con delle bottiglie di altissimo pregio, tra le più ricercate al mondo".

"Penso che il futuro acquirente di questi vini avrà non solo la gioia di arricchire la propria collezione con la serie completa di n°1, ma avrà anche l’immenso privilegio di gioire di questo nettare leggendario, frutto del mito del Domaine de la Romanée-Conti,che senza dubbio continuerà ad attraversare la storia - aggiunge Pinchiorri -. Infatti, sono certo che di questo vino meraviglioso si parlerà sempre, in un futuro anche molto lontano: la Romanée-Conti perdurerà per sempre! Mi fa piacere, infine, evidenziare che parte dei benefici della vendita saranno usati a scopo caritativo.”

Numeri 1, 2 e 3 del 1985: etichette rare per un “Millesime” leggendario

Il prossimo 6 dicembre, Baghera/wines, nella sua asta «Kingdoms», presenterà per la prima volta al pubblico una collezione rarissima, costituita dai grandi formati del Domaine de la Romanée-Conti. In Borgogna, i produttori dei “crus” più ricercati hanno preso l’abitudine di numerare le etichette: si tratta di un’ulteriore garanzia per gli acquirenti di questi grandi vini, una certificazione di rarità, ovvero di produzione estremamente limitata. Il Domaine de la Romanée-Conti, in tale direzione, è senz’altro uno dei precursori in materia di pura esclusività.

Unica al mondo, questa collezione di grandi formati – 6 e 3 litri -, Crus du Domaine de la Romanée-Conti esibisce con orgoglio etichette numerate n° 1, n°2 e n°3. Totalmente inedite sul “Millesime 1985”, universalmente riconosciuto come uno dei più grandi millesime del ventesimo secolo, saranno presentate in asta 24 bottiglie di grande formato, di cui 12 Jeroboam (3 litri) e 12 Mathusalem (6 litri), per un valore stimato di 2 milioni di franchi svizzeri. Le bottiglie non sono mai state mosse dalla cantina dell’Enoteca Pinchiorri, con la sola eccezione del anno 2011, in cui sono state riportate al Domaine, a Vosne-Romanée in Francia, per essere sigillate con cera nuova e per rinnovarne la loro “giovinezza”.

A sottolineare lo straordinario valore di questa collezione sono, dunque, sia la sua impeccabile provenienza, sia la sua estrema rarità. I forti legami di amicizia che Giorgio Pinchiorri intratteneva con Angelo Gaja, importatore diretto per l’Italia, garantiscono ulteriormente la provenienza unica della collezione stessa.

Organizzata da Baghera/wines l’asta “Kingdoms” presenterà, oltre ai gioielli della collezione Pinchiorri, una spettacolare e storica collezione di liquori Chartreuse ed altri grandi vini di Bourgogne (Domaines Prieuré-Roch, Georges de Vogüé, Lefaive, Bizot, e molti altri).

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