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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Vicchio, abusi al Forteto: dal processo tagliati i testimoni ‘vip’

I giudici hanno deciso di escludere dalla lista dei testimoni nomi noti come Massimo D'Alema, Rosy Bindi e Bruno Vespa preferendo ammettere solo chi nella comunità ha vissuto

I 'vip' depennati dalla lista dei testimoni nel processo sui presunti abusi a minori avvenuti nella comunità Il Forteto di Vicchio. Processo in cui 23 persone sono imputate per maltrattamenti, tra cui il 'guru' e fondatore Rodolfo Fiesoli il quale è anche accusato di violenza sessuale su minori.

Il collegio della seconda sezione penale del tribunale di Firenze ieri sera ha deciso, dopo camera di consiglio, la lista dei testimoni da sentire nel processo tagliando molti di quelli proposti dalle parti, fra cui parecchi personaggi pubblici: tra i nomi di possibili testi proposti nell'udienza di ieri mattina – poi 'tagliati' dai giudici - erano comparsi anche quelli di Massimo D'Alema, Rosy Bindi, persino di Bruno Vespa (per presunte pressioni subite per non far trasmettere una puntata di Porta a Porta dedicata alla comunità di recupero mugellana nel 2002, che poi invece andò in onda) oltre a magistrati, politici locali, saggisti, psicologi, assistenti sociali.

Secondo quanto si apprende, il criterio usato dai giudici è stato di ammettere le testimonianze di chi ha vissuto, per qualche periodo significativo, dentro Il Forteto, sia come minore affidato dal tribunale alla comunità guidata da Fiesoli, sia come dipendente. Scelta che ha sollevato perplessità tra le parti, soprattutto tra i difensori. Nell'udienza di ieri i giudici hanno stabilito che comparirà nel processo come responsabile civile la cooperativa agricola Il Forteto, soggetto giuridico diverso dalla comunità di recupero ma le cui attività imprenditoriali sono da decenni collegate.

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