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Cronaca Vicchio

Coronavirus: il paese di Giotto diventa una "scacchiera" a cielo aperto

Il progetto di un gruppo di giovani architetti 

Piazza Giotto si trasforma in una grande "scacchiera" a cielo aperto. Un progetto temporaneo che ha preso piede a Vicchio per interpretare in un altro modo il distanziamento sociale imposto dalle misure del post lockdown.

Caret Studio ha elaborato il progetto partendo dal fatto che le nuove forme di distanziamento sociale si tradurranno in una moltitudine di segnalazioni, cartelli, indicazioni e barriere. “Ci siamo allora chiesti  perché non cogliere l’occasione e rendere gli spazi pubblici più belli e capaci di accogliere i cittadini in piena sicurezza e consapevolezza? La scelta è caduta su Piazza Giotto che, a Vicchio, rappresenta davvero una sorta di destinazione obbligata per tutti. Dovevamo immaginare una soluzione smart, temporanea, ma che rispondesse ai criteri di sicurezza permettendo una relazione fra le persone”.

La scelta è stata quella di disegnare un tappeto di figure geometriche capaci di far vivere in sicurezza il luogo di aggregazione del paese dell'artista che compassò un cerchio a mano libera.

 Tutto questo porta a un duplice obiettivo: aiuta a comprendere la necessità del rispetto delle distanze di sicurezza e allo stesso tempo funziona per misurare a colpo d'occhio lo spazio pubblico.

“E’ un progetto che sposa la filosofia di questa amministrazione che opera per creare una comunità che faccia dell’incontro uno dei suoi punti distintivi, ha commentato il sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa. In un momento nel quale la pandemia rischia di accentuare l’isolamento delle persone, la riscoperta della piazza, come luogo di incontro ma in piena sicurezza (uno spazio di 1,80 metri fra una figura e l’altra), rappresenta una felice inversione di tendenza. Si tratta di un’installazione light, temporanea, che intende offrire opportunità e modalità per svolgere anche diverse attività.  Dal semplice incontro al gioco; da una lezione di ginnastica ad una minisession musicale. Piazza Giotto, simbolo di Vicchio, ci fa comprendere lo spazio urbano nel quale ognuno di noi aspira a vivere, in pratica il mondo a cui desideriamo appartenere. Vorrei, quindi, esprimere un ringraziamento speciale a Caret Studio -  e cioè ai giovani professionisti Matteo Chelazzi, Federico Cheloni, Giulio Margheri che lo compongono – per averci regalato un nuovo modo di pensare e vivere la piazza e suggerito anche spunti interessanti di riflessione per la vivibilità futura dei nostri centri urbani.  Ecco, quindi, che l’installazione potrebbe essere estesa ad altri spazi del nostro contesto urbano e contemporaneamente Vicchio potrebbe rappresentare un modello di riferimento. Tale installazione, ha poi concluso, sarà ulteriormente arricchita nei prossimi giorni”.

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