rotate-mobile
Cronaca Centro Storico

Caso Edison: arriva Vendola. Intanto la petizione sale a 25mila firme

Il governatore della Puglia, segretario di Sel, farà visita alla libreria come luogo simbolo della cultura in crisi. Intanto si sgonfia la pista Apple e prende quota l'ipotesi Red

La libreria Edison sarà anche agli sgoccioli, ma i lavoratori, prima di morire, stanno vendendo a carissimo prezzo la pelle. Tanto che più che un punto libri in zona dismissione, i tre piani che si affacciano in piazza della Repubblica stanno prendendo le forme di un vero e proprio cantiere sociale, culturale e politico. Spettacoli teatrali, concerti, letture, dibattiti e appunto politica. Venerdì sarà la volta di Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, domenica quella del leader di Sel, Nichi Vendola. Il governatore della Puglia, fresco di assoluzione con formula piena dal reato di abuso d’ufficio, lanciatissimo nella corsa (a tre) per la guida del centro sinistra, farà visita in quella che più di una casa del libro sta diventando sempre di più un caso culturale fiorentino.

“La scelta dell'Edison – afferma Tommaso Grassi, consigliere comunale in area Sel – come luogo simbolo della cultura in crisi e di quell'Italia che, recuperando le parole di Vendola ad Ercolano, 'si spegne e si incarognisce perché diventa un Paese che celebra l’ignoranza e l’arroganza di un sovrano che cerca di educare un nuovo popolo'. Non è quindi casuale – continua Grassi – che si sia scelto un luogo che a livello locale rappresenta una delle vertenze sull'impoverimento culturale cittadino, e contemporaneamente vede in prima linea nella sua difesa coloro che, spesso giovani e assai precari, hanno negli ultimi anni dedicato la loro vita occupazionale a quello spazio fisico in Piazza della Repubblica”.

Vendola in piena campagna elettorale, in casa di Renzi, farà tappa all’Edison. Un evento destinato a far rumore, perché tutto fa rumore attorno alle primarie. Ma i librai hanno le idee chiare: “È chiaro – racconta Dario, uno dei dipendenti Edison – la visita di Vendola e in generale l’attenzione della politica verso la cultura non può che farci piacere. Chiariamo, non sarà un comizio ma un dialogo nel segno della solidarietà. La stessa che stiamo cercando di ottenere dal sindaco Renzi, quella che in definitiva chiuderebbe la partita”.

RED? – Una partita a tre, la Feltrinelli, l’Apple e il Comune, fin qui giocata a scacchi. Una sorta di trittico su cui, tuttavia, ha fatto irruzione la raccolta firme per non cancellare (per quel che riguarda l’immobile in questione) il vincolo fissato nell’ultimo piano strutturale: il 70% della metratura dello stabile dedicato alla divulgazione culturale, il restante 30% alla parte commerciale. Una petizione suffragata da un numero imponente di autografi: circa 25mila le persone a sostegno dell’attuale destinazione d’uso. Una marea di firme che, come detto, ha aumentato i giri del dibattito ed il volume alla polemica. Tanto che, come riportato domenica scorsa sulle pagine del Corriere Fiorentino, la Apple, il gigante di Cupertino interessata a sbarcare nel centro di Firenze, avrebbe fatto un passo indietro. Non solo, sempre nelle pagine del quotidiano si parla di una possibile scesa in piazza della stessa Feltrinelli, proprietaria dell’immobile, che starebbe pensando ad un’apertura di un centro ‘Red’. “A quanto ne sappiamo noi – ha continuato Dario – non c’è nulla di ufficiale. Finché non vedremo un comunicato ufficiale di Feltrinelli non prenderemo in considerazione nessuna voce che sta circolando attorno al nostro caso”.

 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caso Edison: arriva Vendola. Intanto la petizione sale a 25mila firme

FirenzeToday è in caricamento