Inchiesta Consip: Vannoni ritratta e rischia nuove accuse
Interrogato dai magistrati avrebbe fatto marcia indietro sulle rivelazioni riguardanti il Ministro Lotti
Ha in qualche modo ritrattato le accuse che a dicembre scorso aveva mosso nei confronti del Ministro Luca Lotti. Filippo Vannoni, dopo l'interrogatorio reso ieri in Procura a Roma, e la formalizzazione delle accuse di favoreggiamento, potrebbe rischiare ulteriori contestazioni. Il Presidente di Publiacqua è stato sentito dal Procuratore Giuseppe Pignatone, dall'aggiunto Paolo Ielo e dal pm Mario Palazzi nella veste di indagato.
Vannoni si sarebbe in parte discostato rispetto alle dichiarazioni rese a suo tempo agli inquirenti napoletani. In pratica sarebbe stato spiegato che non ricordava con assoluta precisione chi gli avesse veicolato la notizia che i telefoni dei vertici Consip erano sotto intercettazione. Gli interrogativi restano a questo punto tutti sul tavolo.
Proprio il Ministro Lotti nell'interrogatorio reso ai magistrati di Napoli a dicembre avrebbe raccontato, secondo quanto rivelato dal Fatto Quotidiano, di un curioso incontro con Vannoni, avvenuto a largo Chigi a Roma dopo che il Presidente di Publiacqua aveva parlato con i magistrati di Napoli. Vannoni, ha detto Lotti, “imbarazzato e con modi concitati, mi ha informato di essere stato sentito da Woodcock a Napoli e di avergli riferito di aver ricevuto da me informazioni riguardo l’esistenza di indagini su Consip; alle mie rimostranze circa la falsità di quanto affermato, lui ha ammesso di aver mentito e quando ho chiesto il perché si è scusato in modo imbarazzato, ottenendo una mia reazione stizzita, tanto da avergli detto ‘non ti do una testata per il rispetto del luogo nel quale siamo’, congedandolo”.