Crisi: dopo il ristorante L’è Maiala nasce l’Uomo-menù | FOTO
Fuori dal bar Ciapetti un uomo per battere la crisi ha deciso di mettersi in strada tenendo tra le mani il menù dei piatti del giorno così da invogliare i clienti a consumare
Come battere la crisi? Ognuno si ingegna come meglio crede. Una settimana fa spopolò la notizia della prossima apertura nel cuore di Firenze del “L’è Maiala”, ristorante dal nome pepato che punterà sul baratto. Oggi a due passi da piazza San Marco, un uomo ha deciso di invogliare la clientela camuffandosi da lista dei piatti del giorno. Una carta vivente, che oltre ad essere letta può anche essere ascoltata.
All’ora di pranzo Bartolomei Mecatti se ne sta con la lavagnetta della offerte del giorno nel cuore di via Cavour. Per chi passa, e lo vede con le gambe accavallate sullo sgabello fuori dalla porta del bar Ciapetti, sembra un gioco, quasi parodia di chissà chi. Un sorriso e via. Ma c’è una ragione più profonda per cui quello che sembra uno scherzo è diventata una necessità.
“Siamo in crisi e ci si inventa di tutto – ironizza lui mentre una collega gli accolla il cartellino con suscritto uomo-menù”. Ma da scherzare c’è ben poco. I negozi storici che chiudono, l’allontanamento degli uffici giudiziari e la serrata di teatri e banche cominciano a pesare in zona. Una traslazione di uffici e negozi, a due passi dall’area pedonale, a cui si aggiunge la minor propensione delle persone a "spendere quattrini".
Chissà se passerà come una burla o riuscirà a far intendere, in modo garbato, quanto pesi la crisi economica sui commercianti. Fatto sta che l’uomo-menù di Firenze, sempre con il sorriso, dopo aver elencato le specialità del giorno, saluta scherzando. “Se va bene, la prossima volta il menù me lo faccio tatuare”, a quel punto però solo pranzo a menù fisso.
