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Cronaca

Università, Nardella e Dei sui graffiti fascisti: “Non ci faremo intimidire”

Il rettore annuncia querele, il sindaco: “Non abbassiamo la guardia”

“Non ci faremo intimidire da chi profana i nostri luoghi con simboli che istigano all'odio razziale. L'Università ribadisce con forza i principi della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza e dall'antifascismo, su cui si incardina la nostra democrazia”.

A dirlo, questa mattina in Palazzo Vecchio, in occasione dell'inaugurazione dell'Anno accademico 2017-'18, è il rettore dell'ateneo fiorentino Luigi Dei, in riferimento al graffito raffigurante Benito Mussolini comparso su un banco di un'aula del polo di Novoli. Il rettore ha anche ricordato che l'Università, in merito al caso, ha già sporto denuncia contro ignoti per atti vandalici, istigazione all'odio razziale e apologia di fascismo.

“Non mi preoccupa la singola scritta, ma il contesto nazionale e internazionale in cui avvengono questi episodi”, ha aggiunto Dei, ricordando l'intimidazione di un gruppo di naziskin contro un'associazione pro migranti a Como e il blitz di Forza Nuova di ieri contro la sede romana di Repubblica.

Il rettore ha poi sottolineato i dati riguardanti i nuovi iscritti e rivendicato la politica dell'ateneo fiorentino sulle tasse universitarie: “Da tre anni le matricole sono in crescita, quest'anno registriamo un + 6%” ha detto Dei, sottolineando come “in un quadro di equilibrio finanziario quello fiorentino sia l'unico ateneo ad essere riuscito negli ultimi 10 anni non solo a non aumentare le tasse, ma a diminuirle di oltre il 7%”.

Presente alla cerimonia anche il sindaco Dario Nardella, che è voluto ritornare sul graffito fascista comparso a Novoli, affermando che si tratta di “fenomeni da non sottovalutare. Da parte dell'amministrazione garantisco al rettore il massimo supporto per individuare i responsabili - ha detto Nardella -. Non si tratta di ragazzate. Non dobbiamo abbassare la guardia perché a furia di sminuire episodi che si moltiplicano in tutta Italia rischiamo di cancellare la memoria del nostro Paese, i valori costituzionali legati all'antifascismo e alla democrazia e rischiamo di dare adito a chi promuove concetti antidemocratici e molto pericolosi”.

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