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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Uffici postali: il presidente della Regione Rossi in piazza coi sindaci contro la chiusura

La manifestazione è prevista domani mattina a Firenze, di fronte alla sede regionale di via Pellicceria. I sindaci: "L'azienda è tenuta a garantire un servizio pubblico e universale"

Domani mattina alle 10:15 i sindaci del Chianti saranno in piazza, a Firenze, di fronte alla sede regionale di Poste Italiane in via Peliceria, dietro piazza Repubblica, per protestare contro il piano dell'azienda di chiudere, in Toscana 59 sportelli. A dare man forte ai sindaci ci sarà anche il presidente della Regione Enrico Rossi, che più volte ha espresso loro solidarietà pronunciandosi contro il piano dei tagli annunciati.

“Per ogni territorio colpito non si tratta solo della chiusura di un ufficio postale ma di un pezzo dello Stato che se ne va – commentano i referenti dei comitati civici del Chianti Sandro Matteini, Filippo Ninci, Emanuele Sbaragli, Carlo Nozzi –. Non vogliamo essere abbandonati, procedere con l'eliminazione di questi sportelli che svolgono un'importante funzione sociale nelle piccole comunità significa mettere a rischio l'autonomia dei cittadini, soprattutto quelli più deboli”.

L'appello segue le numerose mobilitazioni avvenute nelle scorse settimane tra cui fiaccolate, assemblee, banchi di protesta per la raccolte di firme, "bombing-mail" (cioè "bombordamento" di e-mail a Poste Italiane per chiedere di fermare il piano dei tagli).

“Continuiamo a sperare che Poste faccia un passo indietro - commentano sindaci del Chianti come Massimiliano Pescini, David Baroncelli, Paolo Sottani, Giacomo Trentanovi - e interrompa questa operazione che consideriamo ingiusta e insensibile alle reali necessità del nostro territorio, frazioni collinari e montane dove, oltre alle annose criticità legate alla mobilità, si registra un'elevata percentuale di persone anziane".

"Non comprendiamo le ragioni per le quali Poste non abbia valutato soluzioni alternative rispetto alla chiusura. Noi continuiamo la nostra battaglia per tutelare e difendere i diritti dei cittadini, primo fra tutti l'accesso ad un servizio pubblico e universale che l'azienda è chiamata a garantire”. 

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