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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Tre cose che forse non sai sull'uccellino di Botero

Si trova in un'aiuola di fronte all'aeroporto di Peretola, per salutare fiorentini e turisti che arrivano in città. Ti raccontiamo i segreti dell'insolita scultura dell'artista colombiano

L'uccellino bronzeo di Peretola
Alta 240 centimetri e dal peso di 1.500 chili, la curiosa statua in bronzo è opera dell'artista Fernando Botero, che la realizzò nel 1990 per poi farne dono al comune di Firenze. Tutti in città la conoscono come l'uccellino -nonostante il diminutivo suoni un po' fuori luogo- sebbene il suo autore la battezzò “Paloma” (ovvero “colomba” in spagnolo). 

Nel 1999 la statua venne esposta insieme ad altre opere monumentali in Piazza della Signoria, nel piazzale degli Uffizi e nella Sala d'Armi di Palazzo Vecchio. Successivamente, in concomitanza coi lavori per il nuovo assetto stradale nella zona di Peretola, la Paloma venne trasferita nel cantiere di Pietrasanta per una ripulitura totale, per poi essere ricollocata nella sua posizione originaria in via del Termine.

Fernando Botero, di professione artista
Nato a Medellín in Colombia nel 1932, Fernando Botero Angulo è uno degli artisti più conosciuti dell'epoca contemporanea. Sebbene lo zio lo avesse iniziato alla carriera di torero (che poi divenne il suo primo soggetto raffigurato), il giovane abbandonò presto la strada della corrida per intraprendere un fertilissimo percorso artistico. 

Tanto noto in ambito internazionale quanto ampiamente criticato, Botero deve al sua formazione alle esperienze artistiche compiute in patria, nell'America del Nord, in Spagna e in Italia, paese dove vive e lavora da diversi anni, dividendosi tra Pietrasanta,Verona e Pistoia, sedi delle fonderie in cui crea le sue mastodontiche sculture. 

Grasso è bello!
La scultura Paloma rispecchia lo stile inconfondibile dell'artista colombiano, che è solito rappresentare i suoi soggetti ingrassandoli a dismisura, fino a deformarli. Uomini, donne e animali raffigurati nei suoi dipinti finiscono così per occupare la maggior parte dello spazio, mentre le architetture e gli ambienti, quando presenti, appaiono proporzionalmente piccoli.

Se alcuni detrattori vedono nella sua opera una bieca operazione di marketing, molti interpreti ritengono che l'obesità dei suoi soggetti sia una critica ironica e irriverente verso la moderna civiltà -quella americana in primis- che porta ad un ingrassamento eccessivo, facilmente osservabile nella realtà di tutti i giorni. 

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