Il turismo toscano accelera. E gli italiani scelgono la Toscana
Novanta milioni di visitatori nel 2015, boom delle località balneari
Con un aumento del 3,1% degli arrivi e del 2,9% delle presenze, per un totale di circa 90 milioni di turisti, il 2015 si è dimostrato un anno decisamente positivo per il turismo in Toscana. I dati presentati da Irpet nel rapporto "La congiuntura turistica 2015/2016" illustrata dal ricercatore Enrico Conti nell'ambito del convegno "Turismo e Toscana", evidenziano nei flussi turistici 2015 una crescita ulteriore rispetto ai buoni risultati già raggiunti nel 2014. Il risultato è ancora una volta migliore rispetto al dato nazionale, dove gli arrivi aumentano complessivamente del 2.7% e le presenze del 1,9%.
In tutto i 90 milioni di visitatori hanno generato 6.055 posizioni lavorative in più. Nel 2015 la dinamica regionale è trainata dai turisti stranieri (+3,5% le presenze e +3,6% gli arrivi), ma dopo due anni negativi ed uno di sostanziale stagnazione, finalmente tornano a crescere le presenze di italiani (arrivi +2,6%; presenze +2,2%) ed aumenta il turismo dei toscani in Toscana (+4,1% le presenze)
Un'indagine della società Pragma dice inoltre che la Toscana piace agli italiani: il 14,4% la sceglie per vacanze. I turisti italiani arriveranno soprattutto da Lombardia e Piemonte, ma molti verranno anche dal Lazio. Minori invece gli arrivi dal sud e dalle isole. L'imminente estate fa sì che la meta più desiderata dai turisti sia il mare, con le destinazioni balneari messe al primo posto dal 38% dei turisti. Rilevante, però, anche il dato che riguarda città d'arte e borghi storici (25% anche in piena stagione estiva), mentre il turismo attivo (14%) supera di poco quello enogastronomico (12%), che rimane comunque uno dei fattori di maggiore attrattività della Toscana. A seguire la campagna, scelta dal 9%.
Quanto al tipo di alloggio preferito, cresce l'ospitalità informale: il 27% prevede infatti di trovare collocazione in Bed & Breakfast, mentre solo il 24% cerca sistemazione in albergo. Al terzo posto si trovano gli agriturismi (19%) e le case private in affitto (18%). Infine campeggi (9%) e case di proprietà (3%).