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Cronaca

Turismo, sciopero per il rinnovo del contratto: settore da 100mila persone

Astensione da lavoro proclamata per lavoratori di mense, bar, ristoranti, alberghi, agenzie di viaggio e fast food. "Lavoratori deboli e precari, settore non in crisi: una mobilitazione che è solo all'inizio, in vista di Expo e Giubileo"

Mercoledì in Toscana e nel resto d'Italia il turismo si ferma. Un'agitazione proclamata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per il rinnovo del Contratto nazionale, che, si legge in una nota, “è scaduto da due anni e interessa un milione di lavoratori (circa 100mila toscani): per poterlo rinnovare le controparti chiedono di peggiorare le condizioni dei lavoratori su temi importanti come malattia (riducendo i giorni di copertura), permessi e scatti d'anzianità (da tagliare), clausola sociale (da non prevedere)”. Interessati dall'astensione dal lavoro: addetti alle mense, bar, ristoranti, alberghi e agenzie di viaggio. 

“I sindacati – si legge ancora - protestano anche per i nuovi parametri dell'ammortizzatore sociale Naspi (che danneggia tantissimi stagionali toscani: meno mesi di copertura e importo tagliato del 25/30%). Mercoledì 15 aprile i lavoratori toscani del settore sono dunque chiamati a sfilare alla manifestazione di Roma in piazza Santissimi Apostoli (le altre due sono a Milano e Taormina)”. Il 15 aprile coincide anche con la giornata di protesta globale per i diritti dei lavoratori dei fast food. 

“Il turismo è uno dei comparti principali dell'economia italiana, anche se per la politica è una Cenerentola. E' uno dei pochi settori con l'occupazione in crescita: in Toscana è salita di circa il 5% nell'ultimo anno. La scusa della crisi qui non regge, anche per questo serve un rinnovo del Contratto nazionale”, ha detto in conferenza stampa presso la sede di Cgil Toscana Salvo Carofratello (segretario generale Fisascat Cisl Toscana).

“In questo settore si tratta di lavoratori che guadagnano al massimo poco più di mille euro al mese, lavoratori spesso precari, a part-time, molti dei quali donne e migranti. Lo sciopero non è che l’inizio di un percorso di mobilitazione che si muoverà in concomitanza non solo dell’Expo ma anche del Giubileo straordinario”, ha aggiunto Fabio Ammavuta (Filcams Cgil Firenze). 

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