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Cronaca

Turismo, sale la tassa di soggiorno: stangata Airbnb, salvo l'extralusso

In arrivo gli aumenti per i turisti: raddoppia la tassa per Airbnb, nessun aumento per gli hotel a 5 stelle

Aumenta la tassa di soggiorno per tutte le strutture di accoglienza, tranne che per gli hotel a 5 stelle. Gli aumenti, annunciati ieri in consiglio comunale dal sindaco Dario Nardella, sono stati formalizzati oggi dall'assessore al bilancio Lorenzo Perra, dopo l'incontro mattutino con i rappresentanti degli albergatori: saranno messi nero su bianco su una delibera che dovrà essere approvata dalla giunta comunale e poi passare al vaglio del consiglio.

Gli aumenti previsti

Questi gli aumenti che Perra proporrà nella delibera: 50 centesimi in più, a persona, a notte, negli alberghi da 1 a 3 stelle: rispetto alla tassa attuale di 1,50, 2,50 e 3,50 euro si pagherà rispettivamente 2, 3 e 4 euro. Per i 4 stelle si passa da 4,50 a 4,80 euro, con un aumento di 30 centesimi. Nessun aumento per il lusso e l'extra lusso: resta a 5 euro la quota da pagare negli hotel da 5 stelle in su.

Raddoppia l'imposta su Airbnb

Raddoppia invece la tassa di soggiorno per le camere e gli appartamenti affittati su Airbnb, per le case-appartamento vacanza e per i Bed and breakfast che non fanno impresa: da 1,50 a 3 euro a persona. Aumenta di 50 centesimi nei residence a due e tre chiavi (da 2,50 a 3 e  da 3,50 a 4) e di 30 centesimi sulle quattro chiavi (da 4,50 a 4,80). Aumenti anche per ostelli (da 1,50 a 2 euro), agriturismi, campeggi e aree di sosta (50 centesimi in più a notte).

Imposta di soggiorno: 33 milioni nel 2017

L’imposta di soggiorno è stata introdotta a Firenze il 1° luglio 2011. Nel 2017 Palazzo Vecchio stima di incassare da tale imposta 33 milioni di euro. Gli aumenti annunciati oggi, a presenze turistiche costanti, dovrebbero portare ulteriori 4 milioni a partire dal 2018: risorse che serviranno, secondo quanto annunciato dal sindaco, a scongiurare il taglio di corse Ataf previsto con la messa in servizio delle nuove linee tramviarie.

Albergatori sul piede di guerra

Già sul piede di guerra i rappresentanti di categoria delle strutture ricettive e degli albergatori. “Aumenti inaccettabili. Non si può pensare di coprire i costi di un’emergenza economica inasprendo il prelievo di soggiorno e sfruttando i turisti per fare cassa”, dice Francesco Bechi, presidente di Federalberghi Firenze. “Siamo preoccupati per l’impatto negativo che avrà sul mondo delle imprese ricettive”, gli fa eco Cristina Pagani, presidente Assohotel Confesercenti Firenze. Lo scontro è solo all'inizio.

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