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Cronaca

Turismo, stangata su Airbnb: chi affitta per 90 giorni sarà considerato un albergo

Dalla Regione il nuovo testo sul turismo, nei primi 6 mesi del 2015 a Firenze meno arrivi ma per più tempo

I tempi si fanno più duri per chi affitta con Airbnb. La Regione Toscana ha varato ieri il nuovo testo unico sul turismo. Da ora in poi chiunque darà una camera o un appartamento in locazione dovrà informare il Comune di riferimento su quanti spazi mette a disposizione, per quanti posti letto e chi li utilizza. Pertanto, al pari degli alberghi, scatterà l'obbligo di comunicare le presenze turistiche anche per chi affitta tramite il noto portale, diffuso in tutto il mondo.

Un dovere che prima non vigeva, tranne in casi di pubblica sicurezza, ad esempio, se ad essere ospitato era un cittadino non comunitario o se l'inquilino soggiornava per piu' di 30 giorni. Altra novità, se l'affitto di una camera risulterà di durata superiore ai 90 giorni nell'arco di un anno, il proprietario sarà incasellato nella categoria dell'attività imprenditoriale. Con ciò che ne consegue sulla tassazione.

Il testo deve ora essere approvato dal consiglio regionale, poi verrà emanato un regolamento attuativo entro 180 giorni dalla pubblicazione della legge. "Avremo semplificazione e omogeneizzazione, con regole chiare e trasparenti", commenta il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.

Proprio ieri sono stati presentati i dati sul turismo a Firenze nei primi 6 mesi del 2016. Il numero di turisti arrivati (1 milione e 681mila) è calato leggermente, meno 13mila, che equivale ad un -0,8% rispetto ai primi sei mesi 2015.

E' però aumentata la permanenza media, che passa da 2,5 a 2,7 notti per turista. E questa per il settore ricettivo è un'ottima notizia. I pernottamenti totali in città, da gennaio a giugno, sono stati dunque 4 milioni 457mila.

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