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Cronaca

Turismo, accordo Comune-Airbnb: 6,5 milioni di tassa di soggiorno nel 2018

Il sindaco Nardella: “Obiettivo evasione zero e più risorse per la città”

Sei milioni e mezzo di euro: a tanto ammonta la cifra che nel 2018 Palazzo Vecchio conta di incassare dalla riscossione della tassa di soggiorno sugli utenti di Airbnb. L'accordo tra il noto portale di affitto per turisti e il Comune di Firenze è stato ufficializzato questa mattina in Palazzo Vecchio.

Le nuove norme, che entreranno in vigore dal 1° gennaio del 2018, prevedono che ogni ospite di Airbnb paghi la tassa di soggiorno direttamente al momento della prenotazione on line (non più in un secondo momento), così che diventi praticamente impossibile evitare l'imposta.

Tutte le imposte dovute saranno raccolte da Airbnb, che ogni 15 del mese verserà nelle casse di Palazzo Vecchio la somma riscossa. I locatori turistici su Airbnb a Firenze sono circa 5mila300 e gli ospiti totali negli ultimi 12 mesi sono stati circa 690mila (dati di ottobre 2017 su ottobre 2016, +30% sull'anno precedente).

Considerando che la tassa di soggiorno a persona per gli ospiti di Airbnb, a notte (si paga per un massimo di 7 notti), è di 3 euro (come per gli alberghi a 2 stelle) e che la permanenza media è di 3,1 notti a testa, il Comune conta di incassare solo da Airbnb 6,5 milioni di euro nel 2018. E' uno dei primi di accordi del genere in Italia, dopo i casi di Genova e Bologna.

“Un accordo che consente di raggiungere un triplice obiettivo – spiega il sindaco Dario Nardella -: azzerare l'evasione sull'imposta di soggiorno (per gli utenti Airbnb, ndr), regolamentare il settore e incrementare le entrate senza aumentare le tasse locali”. Le nuove risorse, ha aggiunto il sindaco, saranno destinate al trasporto pubblico locale, alla promozione del turismo sostenibile e alla pulizia della città.

“Sarà tutto tracciato, perché anche il pagamento dell'imposta di soggiorno avverrà con carta di credito. L'evasione sarà zero”, conferma Matteo Stifanelli, country manager di Airbnb Italia. Nel 2017 dalla tassa di soggiorno (introdotta nel 2011 e aumentata da poche settimane per quasi tutte le attività alberghiere ed extra alberghiere), Palazzo Vecchio incasserà complessivamente 33 milioni di euro. Nel 2018 l'obiettivo è superare i 36 milioni.

Naturalmente Airbnb non è l'unica piattaforma di affitti turistici on line, ormai ce ne sono decine. “Stiamo lavorando - assicura l'assessore al bilancio Lorenzo Perra -, per stipulare accordi simili anche con tutti gli altri portali che offrono locazione turistiche on line”.

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