Truffa prete con finte donazioni: 64enne nei guai
Fermato dai carabinieri al momento della pattuita consegna del denaro
Volevano truffare un anziano parroco del Valdarno, e per farlo avevano messo in piedi un bizzarro piano. Avevano calcolato tutto, tranne i sospetti del prete 70enne che lo hanno fatto correre dai carabinieri.
E' così che i militari della stazione di Incisa Valdarno, supportati dal personale del Nucleo Radiomobile di Figline Valdarno e Firenze, hanno denunciato in stato di libertà V.B., 64enne originario della provincia di Caserta che, insieme a un complice al momento ignoto, si è reso responsabile di una truffa continuata.
Tutto risale al 6 dicembre, quando il 64enne ha contattato il parroco chiedendo la celebrazione del sacramento dell’Unzione degli Infermi a favore di una zia, dandogli appuntamento a Firenze, in Piazzale Donatello, il giorno successivo. Arrivato nel capoluogo fiorentino, il prete ha trovato l'uomo che si è presentato come medico. Però, mentre i due parlavano, si è avvicinata una terza persona che si è detta essere un imprenditore svizzero in cerca di un medico fiorentino, al quale doveva elargire un’ingente somma di denaro.
E' qui che è iniziato il vero piano dei due truffatori: il 64enne, falso medico che aveva contattato il prete, ha fatto finta di verificare con l'Asl dove lavorasse il dottore che il finto imprenditore cercava, dichiarando poi, che questi era morto da 20 giorni.
A questo punto i due, facendo finta di colloquiare, hanno detto al prete di aver deciso di dare l'ingente somma di 80mila euro destinata al medico ormai defunto, alla Chiesa del parroco, ovviamente previa sottoscrizione di un atto notarile con spese a carico del religioso.
Il malcapitato, finemente raggirato, ha subito prelevato dal proprio conto corrente 3.500 euro, azzerando quasi il saldo, consegnandoli al 64enne che, però, si è poi mostrato scettico sulla congruità del contante rispetto al valore della donazioni, richiedendo così altro denaro, e posticipando la consegna al 10 dicembre.
Per fortuna, i giorni di riflessione hanno fatto sorgere seri dubbi al parroco sulla genuinità di quantro accaduto, e senza più pensarci si è rivolto ai carabinieri raccontando l'intera vicenda.
I militari hanno subito capito che si trattava si una truffa e hanno predisposto un servizio di osservazione a Firenze, in piazzale della Porta al Prato, dove il prete ha incontrato di nuovo il 64enne per consegnargli l’ulteriore somma richiesta: ben 20mila euro.
Questa volta, però, il truffatore ha trovato i militari ad accoglierlo, e ormai scoperto, ha rilasciato spontanee dichiarazioni di per cercare di giustificare la precedente cessione di denaro, non facendo però, alcun cenno sul proprio complice.