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Cronaca

Caso Menarini: per il dissequestro il tribunale del riesame si riserva

Il tribunale del riesame si è riservato la decisione per lo sblocco del sequestro di 1,2 miliardi di euro. Fra le accuse ci sarebbe quella di aver usato delle società off - shore per far sparire fondi

Al tribunale del riesame di Firenze è stato discusso il ricorso presentato dai difensori del gruppo farmaceutico Menarini contro il sequestro dell'1,2 miliardi di euro riferibili al patron Alberto Aleotti che, secondo la procura di Firenze, sarebbero stati accumulati con condotte illecite. I giudici si sono riservati la decisione, che arriverà nei prossimi giorni. Ieri si è svolta anche la seconda udienza davanti al gip, che deve decidere sulla richiesta della procura di applicare alle società del gruppo il divieto a contrattare con la pubblica amministrazione per tre mesi; la richiesta può portare anche al commissariamento. L'udienza è stata rinviata al 10 gennaio per, è stato spiegato dopo l'udienza, "valutare la possibilità di addivenire a una soluzione nell'interesse sia dello Stato sia della Menarini".

ACCUSE -  Fra le accuse - 14 gli indagati - quella di aver utilizzato società fittizie off shore per gonfiare i prezzi dei farmaci e accumulare fondi neri all'estero. Secondo i magistrati, il divieto a contrattare o il commissariamento impedirebbero la reiterazione della truffa ai danni del Sistema sanitario nazionale e legata all'aumento del costo dei farmaci. Per il pool di legali della Menarini il reato non è stato commesso e comunque sarebbe prescritto.

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