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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Treni, i pendolari: "Puntualità? Una presa di giro: ritardi fino all'80%"

Il Comitato Valdarno Direttissima diffonde i disagi sui due treni più frequentati: "Bonus è magra consolazione"

"Disagi e ritardi non solo per la neve dei primi giorni di marzo, ma sopratutto per gli inchini all'alta velocità all'ingresso in Direttissima, così che i pendolari del Valdarno si sentono presi in giro dalla media mensile di puntualità, che secondo Trenitalia è ottima, al 98,7% per la linea aretina, quando i due treni più frequentati quotidianamente sono stati in ritardo dal 75% all'80% dei casi, monitorati dal comitato sempre nel mese di marzo".  Lo afferma il portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, contestando Trenitalia sui dati mensili dei ritardi e dell'affidabilità dei treni sulla linea aretina.

I numeri ufficiali dunque sarebbero non completi, secondo il comitato. Il portavoce ha infatti diffuso i risultati del monitoraggio sul mese di marzo dei due treni più frequentati ogni giorno dai pendolari del Valdarno: il 6604 della mattina e il 3165 di fine pomeriggio. Secondo il monitoraggio il 6604, Chiusi-Pistoia è arrivato alla stazione di Firenze Campo di Marte entro i 5 minuti rispetto all'orario previsto delle 7.30 soltanto nel 20% dei casi. Nel 70% dei casi è infatti arrivato fra i 6 e i 15 minuti di ritardo e nel 10% con oltre 16 minuti, con ritardi massimi registrati di 24 e 34 minuti.

Da sottolineare anche i tempi del treno 3165 Firenze-Foligno, con fermata programmata a Montevarchi alle 18.50: è arrivato entro i 5 minuti nel 25% dei casi, fra i 6 e i 15 minuti di ritardo nel 50%, e oltre i 16 minuti nell'altro 25% dei casi, con punte massime di ritardo di 29 e 46 minuti. "La media di marzo sull'affidabilità dei treni sulla linea aretina indicata da Trenitalia - incalza il portavoce del comitato - è in netto contrasto con i ritardi vissuti e percepiti da migliaia di pendolari del Valdarno, perchè Trenitalia calcola la media di tutti i treni della linea aretina, anche di quelli cosiddetti lenti e di quelli poco frequentati, e in base a tempi di percorrenza allungati, con recuperi dei ritardi nelle stazioni finali di arrivo (Arezzo per i treni lenti o Roma), e non considera i treni da e per Foligno, molto usati dai pendolari del Valdarno, ma di competenza dell'Umbria".

"Lo sconto del 10% sull'abbonamento di maggio come bonus per la neve e il maltempo di inizio marzo è valido per tutti i pendolari della Toscana - sottolinea il portavoce del comitato - ma i 7 euro di sconto per i pendolari del Valdarno è una sorta di 'premio di consolazione', visto che i disagi sono stati per tutto il mese, così come nei mesi e anni precedenti e come in futuro".

Infine il portavoce del comitato punta il dito contro il contratto di servizio in vigore fra Regione Toscana e Trenitalia. "Possibile che da contratto sia previsto il calcolo dei ritardi dei treni per Roma anche alla stazione intermedia di Montevarchi, ma i relativi dati non vengono resi pubblici e non sembrano neppure utilizzati per le medie mensili da Trenitalia? E perchè non verificare a Montevarchi anche i ritardi dei treni per Foligno?".

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