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Cronaca

La bufera di Santa Maria Novella: non si parte, ma nessuno lo dice

Odissea per centinaia di passeggeri bloccati alla stazione dal guasto elettrico. Informazioni? Meglio su un portale di news

Sabato 1° agosto: finalmente le ferie! Stazione di Santa Maria Novella, ore 20.45, pieno di gente che vuol partire e anche tanti stranieri a giro per il nostro paese. “Trenitalia comunica che a causa di un guasto alla linea elettrica i treni per Roma, Milano, Bologna, Venezia potranno essere soppressi o subire ritardi fino a 180 minuti”. Tabelloni in tilt. Ok, c’è stato un guasto, a Campo di Marte, dicono. Colpa del violento nubifragio che si è abbattuto su Firenze e che ha provocato danni in tutta la città. 

“Mi scusi, ho un biglietto per Milano, cosa devo fare?”, chiede un ragazzo ad un addetto di Trenitalia, dopo una lunga coda fra la ressa dei passeggeri disorientati. “Tutti i treni fra Firenze e Roma sono bloccati, c’è stato un guasto a Campo di Marte”, risponde il malcapitato. Sarebbe bastato guardare su un telefonino un qualsiasi portale di informazione e la risposta sarebbe stata la stessa, ma probabilmente il malcapitato non sa niente di più. Devono avergli detto tre cose messe in croce ed è costretto a subire l’assalto della gente infuriata. “Ma scusi io vado a Milano, che c’entra Roma?!”. “Eh ma la linea è guasta. Però stia tranquilla, prima o poi i treni partono e partiranno uno dietro l’altro. Lei ne prenda uno qualsiasi a prescindere dal biglietto che ha”.

I binari piano piano si riempiono dei treni: quelli da Roma non arrivano proprio, quelli da nord si, ma si fermano. “Mi scusi ma perché non partono verso nord?”. “Eh, quelli che vanno a nord arrivano da sud”. “Ma perché non riorganizzate i treni che sono fermi sui binari per farli partire verso nord?”. Il silenzio dell’altra malcapitata è eloquente. La ragazza chiama il suo desk e chiede il cambio dopo il bombardamento dei passeggeri: “Non ce la faccio più”, sbotta. In effetti lavora al punto “Servizi last minute”, che poco c’entra con quello che dovrebbe essere un vero punto informativo sulla situazione.

C’è la ressa di fronte ai tabelloni, la gente guarda in alto come ad invocare l’arrivo di un’entità superiore. Ma chi non arriva sono i treni: quelli fermi sui binari vengono utilizzati per far sedere i passeggeri, arriva la protezione civile. Non c’è nessuno in grado di dare un’informazione. Qualcuno si mette a piangere. Che i treni non partiranno mai lo si intuisce, ma nessuno lo dice con chiarezza. Passano di corsa due controllori, vengono quasi placcati, ma riescono a fuggire verso il treno che li riporterà a casa senza che nessuno possa chiedere informazioni. L’altoparlante continua imperterrito a impartire istruzioni sulla sicurezza durante il viaggio. Un po’ una beffa per chi quel viaggio non lo farà mai.

La circolazione torna normale nella mattinata di domenica 2 agosto. "Un tetto scoperchiato dalla tromba d’aria che si è abbattuta ieri sera sulla zona aveva abbattuto un portale della linea elettrica aerea provocando di fatto l’interruzione del traffico ferroviario sia sulla direttissima Firenze-Roma sia sulla ‘lenta' alle 19.30 di ieri sera”, scrive in una nota l’ufficio stampa di Rfi, che si scusa con i passeggeri, ringrazia i volontari e snocciola numeri da “record”: “Decine di persone aiutate a trovare gli alberghi nelle vicinanze, distribuite 1500 bottiglie d’acqua e 700 tavolette di cioccolata”, per la felicità dei più piccoli. Forse qualcuno sarà ancora lì alla stazione ad aspettare che qualcuno gli dica: "Il tuo treno non partirà". Proprio un bel record.

Odissea alla stazione di Santa Maria Novella

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