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Cronaca

Tramvia, Nardella sui pali alla stazione: “Miglioreremo l'impatto”

Il sindaco replica ad Italia Nostra, che accusa l'amministrazione: “Oltraggio paesaggistico, distrugge il patrimonio Unesco”

Man mano che prende corpo l'assetto finale di piazza della Stazione, con i tracciati delle due nuove linee della tramvia, non si placano le polemiche, sia sui social che sui quotidiani cittadini, sulla selva di pali e fili elettrici che assediano la piazza.

“Tra avere i pali e non averli, nessuno pensa che sia meglio averli. Ma c'è un progetto che esiste da anni, approvato da tutti gli enti competenti, che noi abbiamo ereditato e trasformato in opera concreta”, ha detto ieri il sindaco Dario Nardella in Palazzo Vecchio, a margine del consiglio comunale. “Ho comunque dato mandato ai tecnici di lavorare con la Soprintendenza per individuare soluzioni migliorative dell'impatto”, ha aggiunto il primo cittadino, senza però entrare nel dettaglio di quli potrebbero essere tali possibili migliorìe.

L'uscita del primo cittadino ha tutta l'aria di essere una replica ad Italia Nostra, l'associazione ambientalista che proprio ieri ha diffuso una dura nota nei confronti dell'amministrazione comunale. “Sta distruggendo il patrimonio Unesco”, scrive l'associazione assieme al Coordinamento cittadino tutela alberature, parlando di “oltraggio paesaggistico ai danni della città”.

“Oltre al taglio dei pini storici, ultima prospettiva novecentesca di verde urbano bene inserita nel contesto urbanistico creato dal Gruppo Toscano di architetti ruotanti attorno a Michelucci, negli anni ’30, con l'inganno dei motivi di sicurezza ma in realtà solo per far spazio ai cantieri, assistiamo allo sventramento di parte del giardino del Palazzo dei Congressi lungo via Valfonda”, si legge sulla nota diffusa.

Per le associazioni la "foresta di pali in metallo l'intrico di fili", sono invece "una beffa. I fiorentini devono difendersi dai danni paesaggistici e urbanistici arrecati da un'amministrazione che, in modo incompetente ed arrogante, distrugge una città unica al mondo e patrimonio Unesco. Auspichiamo un ripensamento sui lavori. Non possiamo permettere che assieme alle altre Grandi opere, la tramvia contribuisca all'affossamento definitivo della città".

Accuse pesanti, che il sindaco rispedisce al mittente. “E' inaccettabile che si prenda a pretesto la vicenda dei pali per chiedere il blocco dell'opera. I fiorentini vogliono che la tramvia finisca e parta. Non possiamo essere sempre il Paese delle opere publiche che iniziano e poi per le polemiche non finiscono mai”, replica Nardella.

Sulla vicenda interviene anche l'assessore ai lavori pubblici Giorgetti: “La priorità è mettere in esercizio le linee 2 e 3 a fine giugno e fine agosto. Aspettiamo di vedere piazza Stazione alla fine dei lavori, liberata dai cantieri, poi valutiamo possibili migliorie”.

Anche l'attuale soprintendente Andrea Pessina ha criticato l'attuale assetto della piazza e sollecitato miglioramenti dell'impatto visivo. Per togliere i pali sarebbe necessario dotare i vagoni della tramvia di speciali batterie, già utilizzate in altre città, oppure allacciare i tracciati alle linee elettriche degli edifici. Ad ogni modo significherebbe ripartire a lavorare con i cantieri appena finiti, al costo di decine di milioni di euro.

FOTO - Stazione: con la tramvia è una distesa di pali neri

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