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Cronaca Novoli

Tramvia, in via di Novoli polemica sulle verifiche di stabilità

Nelle case del quartiere sono apparsi i cartelli che annunciano ai residenti i controlli per la verifica della tenuta statica degli edifici

Il problema principale sarebbe che i cantieri sono già stati allestiti e già si lavora all'interno delle alte paratie messe a protezione dell'area destinata agli scavi. Una scelta dei tempi che non è piaciuta a Fratelli d’Italia: un’interrogazione infatti è stata subito preparata in Consiglio regionale.
 “Troviamo assurdo – ha spiegato il capogruppo Giovanni Donzelli con Paolo Marcheschi e Marina Staccioli – che ai residenti arrivino soltanto adesso gli avvisi per i controlli sulla tenuta statica degli edifici. Una verifica del genere andava fatta prima dell’inizio dei lavori, non certo con i cantieri già aperti. Del tutto comprensibile e condivisa, dunque, la preoccupazione dei residenti di Novoli per ciò che potrà succedere alle proprie case”. E' stato il Comitato di Novoli a sollecitare l'intervento in Regione Toscana.

Gli avvisi recapitati. I tecnici della Securing srl richiedono la disponibilità dei residenti per poter effettuare il sopralluogo in tutti i locali degli immobili individuati.

Palazzo Vecchio replica immediatamente alle accuse: "Nessun problema statico per gli edifici e soprattutto nessun ritardo nella redazione dei testimoniali di stato - precisano i tecnici della mobilità - i testimoniali di stato non sono controlli sulla tenuta statica degli edifici che, ovviamente, non è in discussione, ma solo una prassi tecnica necessaria a documentare lo stato attuale degli immobili” ed è infatti quello stato attuale ad essere in discussione.
Sono gli stessi addetti ai lavori a sottolineare che: "I testimoniali consistono in un rilievo effettuato in contraddittorio fra i proprietari e le imprese esecutrici finalizzato ad evitare eventuali future controversie mediante il preventivo accertamento dello stato degli immobili, individuando ad esempio fessurazioni o altri difetti dell’immobile già presenti al momento dell’inizio dei lavori" che poi è la stessa definizione che ne danno i consiglieri regionali.

 Altra precisazione tecnica: “La redazione dei testimoniali di stato non è certo indicativa di un rischio statico per gli edifici – ribadiscono dagli uffici della mobilità –, rischio che, ovviamente, non sussiste” per capire questa dichiarazione occorre inserire "al momento" poiché i testimoniali sono svolti in visione di un confronto futuro tra il prima e il dopo, risulterebbe difficile poter conoscere adesso l'effetto delle operazioni sugli stabili.

 Infine, l'ultima precisazione, la più importante: "Gli edifici interessati dai testimoniali di stato in via di Novoli sono undici. La prassi è che i testimoniali di stato vengano effettuati prima dell’avvio di quelle lavorazioni che per la loro entità (come per esempio gli scavi) potrebbero avere un qualche impatto sugli edifici. Il tratto principalmente interessato dai testimoniali di stato è quello della cosiddetta “strettoia” in cui il cantiere non è stato ancora installato. Quindi non vi è nessun ritardo nella redazione dei testimoniali di stato” concludono dagli uffici della mobilità.

Forza Italia da Palazzo Vecchio, sempre in via di Novoli, punta invece il dito sui presunti licenziamenti causa Tramvia: "Sono mesi che diciamo all’Amministrazione di monitorare le attività commerciali e di mettere in campo fin da subito gli sgravi a sostegno delle imprese lungo i cantieri. Ci domandiamo: cosa stanno aspettando ad aiutare le imprese?" così il capogruppo di Forza Italia Marco Stella insieme al consigliere Jacopo Cellai.

"Dobbiamo evitare che succeda quello che è successo quando sono stati fatti i lavori per la linea 1, dovevano durare tre anni e sono durati sette, i costi sono lievitati e sono state oltre 300 le attività commerciali che hanno chiuso a causa dei lavori. Lungo il tracciato per la realizzazione della linea 2 e 3 della Tramvia sono oltre mille le attività interessate, forse il PD vuole farle chiudere tutte? Occorre mettere in campo da subito aiuti e sgravi fiscali per le attività commerciali, non si può aspettare come sostiene l’amministrazione l’approvazione del bilancio preventivo; più si aspetta più si rischia la chiusura, chi si assume questa responsabilità? Chiediamo abbattimenti sulla Cosap, sulla Tari, sgravi fiscali per chi è proprietario del fondo e nello stesso fondo svolge la propria attività, abbiamo chiesto di destinare 1 milione di euro presi dall’imposta di soggiorno per gli alberghi che sono lungo i cantieri: tutte misure di buon senso. Le nostre proposte vengono definite irrealizzabili. I comuni di Bologna e Torino lo fanno. Come si può definire irrealizzabile l'abbattimento delle imposte per commercianti e artigiani che svolgono la propria professione nel fondo di proprietà? Il Comune di Sesto San Giovanni lo ha inserito nel proprio regolamento, sono forse irrealizzabili solo per il Comune di Firenze?"

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