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Cronaca

Tramvia, linea 2: dopo il crack di Impresa spa i lavori tornano all'asta

L'avviso per il bando di gara è stato lanciato per la vendita della partecipazione (al 13%) di Impresa spa in Tram Spa. Il tutto con la super visione della Cassa depositi e prestiti

“Se i giapponesi hanno ricostruito un’autostrada in sei giorni – dichiarò il sindaco Renzi a fine marzo 2011 – non vedo perché noi non dovremmo costruire la linea 2 in tre anni, anche facendo tesoro degli errori commessi in passato”. Quell’autostrada distrutta e sventrata dal terremoto più potente mai registrato dai sismografi nipponici, simbolo della ripartenza di un’intera nazione dopo la morte e la distruzione, è ancora lì, la tramvia, due anni e mezzo dopo non si è mossa di un metro. Storie italiane?

Sta di fatto che le linee 2 e 3 di quella che dovrebbe essere una rete su ferro (anche se il concetto di rete è oramai relegato solo alle carte progettuali), una sorta di metro all’aria, dopo rinvii, posa della prima pietra, crolli a ripetizione di imprese mastodontiche (come Btp, Consorzio Etruria e Impresa spa), riparte dall’asta. Si perché – come riportato dal Corriere Fiorentino questa mattina – Impresa spa esce definitivamente dal progetto tramvia Firenze.

“Con un avviso che verrà pubblicato oggi su diversi quotidiani e in Gazzetta ufficiale – è scritto sulle pagine del quotidiano fiorentino – la Commissaria straordinaria Daniela Saitta lancia il bando di gara per la vendita della partecipazione (13%) di Impresa spa in Tram Spa, la società che deve costruire le linee 2 e 3 della tramvia fiorentina per poi uscire dall’operazione e lasciarne la gestione a Gest. Una gara senza base d’asta, come spesso succede per aziende in amministrazione straordinaria. Un affare spinoso, ma con buone possibilità di guadagno. Perché i soldi, per costruire le linee 2 e 3, ci sono tutti.
Sarebbe stata infatti Cassa Depositi e prestiti , regista dell’operazione di finanziamento del project per la tramvia, a pretendere che i lavori venissero assegnati ad un altro soggetto economicamente solido e che quindi non si trovi in amministrazione straordinaria come la Spa guidata (fino al crack) da Raffaele Raiola. E Cassa depositi e prestiti – sorta di banca «statale», maggioranza del ministero del tesoro e 20 per cento di azioni di fondazioni bancarie – guidata da Franco Bassanini, ha chiesto di farlo anticipatamente rispetto alla cessione del resto di Impresa: tutta la gara si dovrà concludere entro il prossimo 30 ottobre”.

Chi potrebbero essere i protagonisti della gara? Eì sempre il Corriere Fiorentino a preannunciare alcuni nomi di peso:

“Pizzarotti, Maltauro. Ma ovviamente anche le coop già in Tram spa, come Ccc e Cmb, tenteranno di vincere la gara. Tutti però dovranno garantire, per partecipare , una bancabilità di 20 milioni di euro”.

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