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Cronaca Statuto

Tramvia, a settembre il Bailey, trema la Chiesa russa

La cupola presenta delle crepe, si teme per il cantiere ed il traffico. Razzanelli torna dopo 7 anni a chiedere lo studio dei flussi

Proseguono lungo il Mugnone i lavori per la linea 3 della Tramvia e la Chiesa russa ortodossa di Firenze lancia l'allarme per le crepe della cupola. Intanto Mario Razzanelli non molla la presa ed ha chiesto nuovamente uno studio di impatto ambientale sui lavori in corso per la realizzazione della Linea e per i lavori propedeutici. Una richiesta fatta sette anni fa all'ex assessore Giuseppe Matulli. Una simulazione matematica del traffico data per "imminente" e mai presentata dall'Amministrazione, neppure oggi che i cantieri, dopo anni di attesa, sono ripartiti.
 
A settembre rientrando dalle vacanze, qualcuno si troverà ad essere deviato dal solito percorso ed avrà modo di attraversare le corsie del nuovo ponte sul Mugnone. Questi i tempi dettati dall'Assessore Stefano Giorgetti che si dice certo della riuscita dell'operazione, necessaria per poter realizzare uno 'scolmatore' di traffico tra i viali e lo Statuto in attesa dei lavori per il sottopasso Milton Strozzi che dureranno parecchio tempo. Giorgetti ha in mano le chiavi della Tramvia e come riporta La Repubblica la posizione di Palazzo Vecchio è ferma: "I lavori sono partiti e non si fermeranno più. Fino alla fine. Se Razzanelli o altri pensano che i cantieri possano fermarsi prendono una bella cantonata".

Il monumento storico tutelato, la Chiesa russa, il primo edificio di culto costruito in Italia a fine '800. In via Leone X i volantini sono apparsi subito e la preoccupazione di un possibile peggioramento nella stabilità della struttura è affiorata immediatamente.
La Tramvia non è la TAV, dai palazzi sono stati appesi striscioni, ma nessuno ha promosso i testimoniali di stato preludendo cadute di tegole e cornicioni: n questo caso i residenti hanno criticato i metodi e l'abbattimento della passerella e degli alberi, hanno lamentato la sparizione dei posti auto e la scarsa informazione attorno alle prime transenne, una lacuna che l'Amministrazione ha colmato fornendo successivamente varie indicazioni anche nella cartellonistica. A lanciare l'allarme di stabilità, stavolta, ci ha pensato la Chiesa.

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