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Cronaca Centro Storico / Piazza di Santa Croce

Tragedia in Santa Croce, l'Opera: "Ultimo controllo una settimana fa"

La ex soprintendente del polo museale fiorentino Acidini: "Incidente imprevedibile"

La procura di Firenze ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti riguardo la tragica morte di Daniel Testor Schnell, il turista catalano di 52 anni che ieri ha perso tragicamente la vita all'interno della basilica di Santa Croce dopo esser stato colpito da un frammento in pietra caduto da un'altezza di 30 metri.

L'ultimo intervento all'interno della basilica sarebbe stato fatto una settimana fa. "Il nostro è un complesso dove ci sono continui lavori di manutenzione, ma soprattutto di prevenzione - ha detto il segretario generale dell'Opera Giuseppe De Micheli al Corriere della Sera -. Perché nulla è lasciato al caso, niente all'approssimazione per garantire una visita sicura a tutti. Solo una settimana fa avevamo impiegato un elevatore per pulire in altezza le vetrate nella parte della basilica dove è avvenuta la tragedia. Ne avevamo approfittato, come facciamo di solito, anche per effettuare un controllo sulle superfici di quella zona. Tutto era risultato regolare". 

Il complesso di Santa Croce è il sesto luogo più visitato di Firenze, sono circa 800 mila i turisti che lo visitano ogni anno.  La basilica è uno dei simboli della città: qui sono seppelliti celebri fiorentini ma pure lo scrittore Ugo Foscolo. Anche il fato ha fatto la sua parte in questa vicenda, Testor si trovava proprio nel luogo e nel momento preciso in cui è avvenuto il crollo. "Non si puo' escludere l'ipotesi della terribile fatalità - ha detto l'ex sovrintendente del polo museale fiorentino Cristina Acidini -. Quanto avvenuto, benché terribile, può succedere in un edificio con alle spalle secoli e secoli di storia. Un comportamento imprevisto e non prevedibile, dei materiali potrebbe accadere pur in presenza di verifiche puntuali e frequenti".

Proseguono le indagini coordinate dal pm Benedetta Foti che ieri si è recata sul luogo dell'incidente. L'associazione di consumatori Codacons ha fatto sapere che si costituirà parte offesa in un eventuale processo. "Non si può morire visitando una chiesa storica, peraltro sottoposta a controlli e verifiche costanti, che ogni giorno registra migliaia di presenze - ha detto in una nota il presidente del Codacons Carlo Rienzi -. E' un incidente intollerabile sul quale la magistratura dovrà fare piena chiarezza, indagando sul fronte della manutenzione e dei controlli di sicurezza che, a quanto si apprende, erano stati eseguiti solo pochi giorni fa. Vogliamo capire se ci siano stati errori o responsabilità che abbiano contribuito a determinare la morte del turista spagnolo, e in tal senso il Codacons si costituirà parte offesa nell'inchiesta aperta dalla Procura di Firenze, in rappresentanza della collettività". 

"Dobbiamo capire cosa è successo, tra l’altro quella è una parte della chiesa che è stata tutta restaurata" ha detto la presidente dell'Opera di Santa Croce Irene Sanesi al Sole 24 Ore. "Una cosa di questo genere non era mai successa nella storia della chiesa. Siamo distrutti ed esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia della vittima - ha proseguito -. Non si sa quando la Basilica potrà essere riaperta al pubblico". 

 

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