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Cronaca

Tpl, il Tar boccia la richiesta di sospensiva

Udienza di merito il 14 Giugno. Il 6 Aprile l'udienza davanti al Consiglio di Stato

Il Tar della Toscana ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dal consorzio Mobit sulla gara per il trasporto pubblico regionale (Tpl). Il ricorso verrà discusso nel merito il 14 giugno, ma intanto la Giunta regionale trova conferma del fatto di aver seguito la procedura corretta. Dopo la sentenza che ha annullato l'aggiudicazione definitiva alla concorrente di Mobit, cioè al gruppo francese Ratp, la Regione era andata avanti con l'espletamento del bando, chiedendo a entrambi i contendenti la riformulazione dei soli Piani economici finanziari. Gli strumenti, vale a dire, in grado di dimostrare che le offerte economiche presentate siano congrue rispetto alle disponibilità patrimoniali e finanziarie delle aziende coinvolte. 

La gestione del trasporto pubblico per 11 anni, d'altronde, comporta un impegno in termini di investimenti di decine di milioni di euro. I giudici amministrativi, tuttavia, vista la delicatezza della questione hanno "eccezionalmente" deciso di compensare le spese fra le parti. L'esito del verdetto dell'ordinanza, ad ogni modo, è chiaro. La Regione secondo questa valutazione preliminare dei giudici amministrativi ha
fatto bene a non ripetere la gara con la presentazione delle offerte, poichè spiegano le toghe di via Ricasoli, "nessuno dei vizi di legittimità accertati dalla sentenza" di annullamento dell'assegnazione del servizio "è afferente alla valutazione delle offerte tecniche ed economiche".  

Su tali basi, peraltro, fa notare il Tar, "sia pure con i limiti di sommarietà propri della cognizione cautelare, pare non irragionevole, oltre che non contrastante con la sentenza suddetta, la scelta dell'amministrazione procedente (la Regione, ndr) di invitare le imprese concorrenti alla ripresentazione del solo Pef, così come non appare configurabile la contestata violazione della par condicio: la riformulazione del piano economico-finanziario, fermo restando il contenuto delle offerte economiche e tecniche, non implica infatti un esito a rime obbligate della rinnovata  valutazione circa la sostenibilità finanziaria delle offerte stesso".

"Prendiamo atto della decisione del Tar – ha detto l'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli -, che conferma la piena validità della gara e rappresenta un passo in avanti verso l'obiettivo di conseguire, senza ulteriore ritardo, quello che la gara unica regionale ci consente di ottenere, ovvero un trasporto pubblico su gomma sempre più qualificato e all'altezza delle aspettative".  

"A questo punto – aggiunge Ceccarelli - attendiamo che i due contendenti presentino i nuovi Pef, come da noi richiesto. Sarà poi la commissione tecnica a valutare se saranno corrispondenti a quanto richiesto dal giudice e a chiudere il percorso di gara con la nuova aggiudicazione. Questa ordinanza rappresenta un indubbio passo in avanti verso l'obiettivo che stiamo perseguendo insieme con tutti i Comuni e le Province della Toscana. Se a questo aggiungiamo il positivo incontro avuto a Roma con Anac, con cui abbiamo condiviso l'intero percorso di gara, credo che ora si possa ricercare la più rapida conclusione dell'iter amministrativo e giudiziario, che ci condurrà a difendere l'interesse dei cittadini di fronte al Consiglio di Stato, nell'udienza fissata per il prossimo mese di aprile". 

“E’ una decisione annunciata - commenta Bruno Lombardi, presidente di AT - coerente con la sentenza del Tar dello scorso ottobre. Una decisione importante per uscire dall'impasse dei ricorsi e ricorsi che hanno il solo obiettivo di rinviare ogni decisione e prolungare la gestione di Mobit che ogni mese costa alle casse regionali 650mila euro in più. Impedendo così ad AT, che ha vinto la gara, di subentrare nella gestione. Siamo pronti a presentare il nuovo PEF nei termini che la Regione ci indicherà".

Ultima parola ora toccherà al Consiglio di Stato, a seguito del ricorso di Mobit, che ha già fissato l'udienza per il prossimo 6 aprile.

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