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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Salute: toscani più anziani e calo delle nascite

Presentati i dati della relazione sanitaria regionale 2015

Toscani più longevi ma con un problema, quello della natalità. Una questione sentita anche a livello nazionale tanto che il ministero aveva lanciato una discutissima campagna per incentivare i giovani a fare figli. Nella nostra regione a preoccupare anche il fatto che le donne straniere adesso non trascinino la risalita della natalità. Lo scorso anno secondo la Relazione sanitaria regionale 2015, presentata ieri mattina nel corso di una conferenza stampa dall'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi assieme al direttore dell'Ars Francesco Cipriani, sono nati poco più di 27mila bambini: 7,3 ogni mille abitanti rispetto agli 8 del resto d'Italia. "Continua un trend negativo iniziato nel 2008 per effetto della crisi economica e della diminuizione delle donne in età fertile".

Se le nascite calano dal 2004, l'aspettativa di vita si allunga. Infatti, dopo Liguria e Friuli Venezia Giulia, la Toscana è la regione più anziana: quasi 1 milione di persone hanno più di 64 anni (25%) e quasi 500.000 meno di 15 anni (13%). Nel 2015 la speranza di vita è lievemente scesa (-0,3 anni) rispetto al 2014. Nel 2015 si è registrato un picco di decessi: le prime ipotesi sulle cause di questo aumento puntano  sul calo di vaccinazioni anti-influenzali e sugli effetti dell'ondata di calore estiva che avrebbero colpito gli anziani più fragili.

"I toscani vivono sempre più a lungo, sono tra i più longevi nel mondo - dice Francesco Cipriani - Insieme alla continua riduzione del numero dei figli per donna, si creano però le condizioni per un forte invecchiamento della regione. Con una crescente domanda di servizi sanitari. La buona notizia è che gli anni di vita guadagnati sono per la gran parte in buona salute o in assenza di disabilità. Merito in parte di comportamenti di vita sani e in parte di cure efficaci.  Interventi di prevenzione di dimostrata efficacia e un servizio sanitario che interviene per tempo sulle cronicità, sono le politiche sanitarie messe in campo dalla Toscana – come peraltro dai Paesi sviluppati – per migliorare ancora la salute a costi sostenibili". 
  
Gli stranieri residenti sono circa 400.000, il 54% donne. Sono raddoppiati in 10 anni, dal 4,6% della popolazione al 10,6% (8,3% in Italia).

SALUTE- Diminuiscono i fumatori, come nel resto d'Italia, ma in Toscana i fumatori sono più della media nazionale. In calo dal 2011 l'abitudine al fumo tra gli adolescenti, che è comunque estesa: il 22% dei 14-19enni fuma (24% tra le ragazze, 21% tra i ragazzi).
I consumi di alcol sono più alti della media: la Toscana è la prima regione italiana per consumo medio quotidiano di alcol. Molti i sedentari, dieta e peso sono sotto osservazione, ma i toscani praticano sport con più regolarità  rispetto agli italiani. Tra i bambini di 8-9 anni, il 19% sono in sovrappeso e il 7% obesi: percentuali comunque più basse rispetto alla media italiana: rispettivamente 21% e 10%. Lievemente in crescita tra i govani il consumo di sostanze, comunque in linea con la media italiana.

STATO DI SALUTE - Tra le regioni più longeve, abbiamo detto, e con gli anziani più in salute: in Toscana un anziano su 3 (43% degli uomini e 28% delle donne) dichiara di stare bene o molto bene, e la percezione della propria salute è più alta che in Italia. Inferiori alla media nazionale gli anziani che hanno 3 o più malattie croniche. Le donne sono più longeve degli uomini, ma in condizioni di salute peggiori. Tumori e malattie croniche nella media.

In calo le vaccinazioni: nel biennio 2007-2008 le coperture vaccinali erano arrivate al 97%, nel 2015 sono scese sotto il 95%, indicato come soglia di sicurezza dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale.

DISABILITA' - Difficile conoscere con precisione il numero di disabili sul territorio toscano perché manca una fonte di dati univoca e completa. Le indennità di accompagnamento agli invalidi erogate dall'Inps sono 100.000, di cui l'80% ad anziani. I bambini con disabilità inseriti nel sistema educativo e scolastico nel 2015-2016 sono più di 12.000, ma 4 su 10 non hanno a disposizione un posto di sostegno.
 

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