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Cronaca

Toscana zona arancione: cosa cambia da domenica 6 dicembre

Uscite, autocertificazioni, negozi e ristoranti: tutto quello che c'è da sapere

L'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza riporta la Toscana in zona arancione a partire da domenica 6 dicembre 2020. Ecco cosa cambia nella nostra regione, anche alla luce dell'approvazione da parte del governo del Dpcm per le festività natalizie.

Come recita l'articolo 1 del nuovo Dpcm, le regole fondamentali non cambiano:

  • rimane l'obbligo di portare con sé e indossare i dispositivi di protezione individuale (le mascherine) e di "indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all'aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande";
  • esclusi da questo obbligo sono i bambini di età inferiore ai sei anni, i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva e i soggetti con patologie incompatibili con l'uso;
  • l'uso delle mascherine è "fortemente raccomandato" in casa quando si ospitano persone non conviventi.

E' poi necessario mantenere la distanza interpersonale di un metro e si raccomanda di lavarsi le mani più spesso possibile. Per quanto riguarda gli spostamenti:

  • dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo, nonché dalle ore 22.00 del 31 dicembre 2020 alle ore 7.00 del 1° gennaio 2021 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
  • dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, e nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato altresì ogni spostamento tra comuni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
  • è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1°gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune. 

Con le Faq del governo è probabile comunque che vengano chiariti una serie di dubbi proprio sugli spostamenti - verrà ad esempio ribadito che sarà possibile raggiungere anche il giorno di Natale un anziano solo o non autosufficiente e sarà possibile il ricongiungimento delle coppie che vivono distanti - ma la linea di palazzo Chigi non cambierà. Nelle seconde casa sarà sempre consentito andare per motivi di necessità e urgenza (per esempio a causa di lavori indifferibili). Martedì sera a Otto e Mezzo la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa ha spiegato che sarà consentito spostarsi in un’altra regione per raggiungere un genitore anziano se la regione è gialla: "Dal 20 ci sarà il divieto, magari un genitore solo che ha bisogno della presenza del figlio si può raggiungere, con una autodichiarazione che indichi le ragioni di necessità". 

Cosa si può fare e non fare in zona arancione

  • si può uscire liberamente senza dover giustificare il motivo;

  • non si possono varcare i confini del proprio comune se non per i comprovati motivi di lavoro, salute, necessità: in questo caso è necessaria l'autocertificazione;

  • i negozi sono aperti, restano chiusi i centri commerciali nel fine settimana (eccetto farmacie, presidi sanitari, alimentari, tabacchi, edicole e parafarmacie); va autocertificata l'uscita dal comune per spese di prima necessità o per convenienza;

  • i ristoranti restano aperti ma solo per asporto e domicilio;

  • riaperte da lunedì le scuole medie per tutte le classi (rimangono in didattica a distanza solo le superiori);

  • è ammessa la riapertura delle biblioteche;

  • sì allo sport all'aperto, ma solo come attività individuale;

  • riaperta la caccia all'interno degli Atc, la cura dell'orto e la raccolta delle olive, la racclta di funghi e di tartufi (con tesserino).

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