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Cronaca

Uffici postali, sentenza del Tar contro Poste: "No alla chiusura"

Accolto il ricorso di un piccolo comune del sud della Toscana. Ora probabile che restino aperti tutti gli oltre 50 uffici che dovevano chiudere

La prima sezione del Tar della Toscana ha accolto uno dei ricorsi presentati dai comuni interessati alla chiusura di uffici postali da parte di Poste Italiana, nello specifico quello del comune di Cinigiano, i provincia di Grosseto, disponendo l’annullamento degli atti impugnati. Gli altri ricorsi analoghi, sui quali il Tar presumibilmente si pronuncerà secondo la sentenza di Cinigiano, saranno discussi il 6 aprile e il 18 maggio prossimi. 

"Una vittoria per tutti coloro che hanno sostenuto la battaglia contro il piano di chiusure indiscriminate di Poste – commenta Matteo Biffoni, presidente di Anci Toscana -. Ora aspettiamo l’esito degli altri ricorsi, confidando nel fatto che Poste dovrà tenere aperti tutti i 57 uffici postali, soprattutto nei piccoli centri, di cui era prevista la chiusura. L'azienda aveva annunciato che avrebbe aperto un confronto con i rappresentanti dei Comuni, noi eravamo pronti. Ma non lo ha mai fatto”.

Il ricorso sarebbe stato accolto, secondo quanto annunciato dal presidente del Tar della Toscana Armando Pozzi, proprio sulla base di questa violazione procedurale commessa dall’azienda, ovvero per la mancata convocazione del tavolo con i Comuni.

Infatti, secondo quanto si legge nel testo della sentenza, l’assenza del confronto con i Comuni "oltre ad aver leso le garanzie partecipative della controparte, in questo caso un soggetto pubblico, ha arrecato un vulnus anche ai principi di imparzialità e buon andamento, dal momento che gli apporti di collaborazione e conoscenza del soggetto inciso dall’atto non possono che determinare l’arricchimento delle ragioni poste a fondamento del provvedimento finale".
 

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