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Cronaca

La Regione porta gli studenti alle Foibe, ma i docenti sono i partigiani

Al via la formazione in vista di febbraio, Donzelli: "Gaffe pessima, è come far spiegare l'Olocausto ai reduci della Rsi"

Parte domani a Rispescia il corso per formare i docenti che accompagneranno, per la prima volta, gli studenti toscani a Risiera, Basovizza, Gonars, Albona, Fiume e Pisino. Obiettivo: portare per la prima volta i giovani nei luoghi dell'eccidio delle Foibe, come accade per l'Olocausto. Il viaggio si svolgerà da 12 al 16 febbraio 2018, ma la formazione parte già questa settimana, come ha anticipato la cronaca fiorentina del quotidiano La Repubblica.
Al viaggio parteciperanno cento studenti.

Il progetto viene allestito dopo l'approvazione all'unanimità in Consiglio regionale di una mozione presentata da Fratelli d'Italia, che oggi per quello che considera un'idea del tutto snaturata, perché il prgetto sarà guidato non dagli esuli, ma dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea: "La Regione Toscana farà raccontare il dramma delle Foibe ai partigiani, anziché alle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati", denuncia il capogruppo Giovanni Donzelli, che definisce la scelta "una pessima gaffe fatta per compiacere qualche associazione amica".

"Organizzare un evento del genere senza coinvolgere in alcun modo le associazioni di riferimento è grottesco, oltre che evidentemente strumentale - tuona Donzelli - la sinistra ancora una volta dimostra di non credere nella memoria condivisa e di essere ostaggio degli integralisti dell'antifascismo anche quando l'antifascismo non c'entra nulla. In questo caso far raccontare il dramma delle Foibe agli eredi dei partigiani, coloro che hanno vissuto quella vicenda sul fronte opposto - conclude l'esponente di Fratelli d'Italia - rappresenta la stessa follia di chi volesse far raccontare l'Olocausto a qualche associazioni di reduci della Repubblica sociale".

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