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Domenica, 28 Aprile 2024
Un altro bilancio in rosso

Morti sul lavoro, in Toscana 31 casi in undici mesi

Nona in Italia per numero di vittime, penultima per indice di incidenza sugli occupati

Trentuno vittime sul lavoro in 11 mesi in Toscana, ottava regione a pagare il tributo di sangue maggiore, ma penultima per indice di incidenza sugli occupati (il dato migliore è quello della Val d’Aosta).  È quanto emerge  dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro e ambiente di Vega Engineering aggiornati al 30 novembre.  Il triste primato spetta alla Lombardia con 123, gli incidenti mortali in Toscana rappresentano il 4,2% del totale nazionale. Dodici le vittime a Firenze e provincia che si trova al 66esimo posto per indice di incidenza, 26,1, superiore di sette punti al dato regionale; peggio fanno soltanto Massa Carrara con 27,8 e Siena a quota 26,3.

Quasi mille vittime a livello nazionale

Sono 968 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 745 in occasione di lavoro (+3,2% rispetto a novembre 2022) e 223 in itinere (-21,5% rispetto a novembre 2022). Ancora alla Lombardia va la maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (123); seguono Campania (70), Veneto (69), Emilia Romagna (64), Piemonte (60), Puglia (57), Lazio (54), Sicilia (47), Toscana (31), Abruzzo (29), Umbria (21), Calabria (20), Marche (19), Friuli Venezia Giulia (18), Liguria (17), Sardegna (16), Trentino Alto Adige (14), Basilicata (10), Molise (5) e Val d’Aosta (1).

Lavoratori stranieri più a rischio

Gli stranieri hanno un rischio di morte sul lavoro che risulta essere più che doppio rispetto agli italiani: 59,8 morti ogni milione di occupati, contro  29,1. La fascia d’età numericamente più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è sempre quella tra i 55 e i 64 anni (272 su un totale di 745), mentre è sempre il settore delle costruzioni a registrare il maggior numero di decessi, 139; a seguire trasporti e magazzinaggio (97), attività manifatturiere (96) e commercio (61).

 “I numeri parlano di una leggera diminuzione degli infortuni mortali rispetto al 2022, ma in effetti a diminuire del -21,5% sono gli infortuni mortali in itinere, mentre crescono ancora del 3,2% gli infortuni mortali registrati in occasione di lavoro - dice Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio - Vorrei porre l’attenzione sui dati relativi ai lavoratori stranieri: una categoria ‘fragile’ con un’incidenza infortunistica ben superiore alla media nazionale, in ragione spesso di una non adeguata formazione sulla sicurezza. La formazione, infatti, rimane sempre uno dei principali fattori per ridurre gli infortuni, ma evidentemente dobbiamo riuscire ad incidere in modo molto più efficace anche sui lavoratori stranieri, superando le frequenti difficoltà legate alla comprensione della nostra lingua e ad un background culturale molto diverso dal nostro”.

Muore sul posto di lavoro a 24 anni

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