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Cronaca

Testimone di Geova: operato a Careggi senza trasfusioni di sangue

Bisturi a ultrasuoni e radio frequenza hanno permesso di operare un testimone di Geova senza il supporto di sacche di sangue. Il ragazzo era affetto da una malattia intestinale cronica

Una sala chirurgica dove non è stato necessario l’approvvigionamento di sangue. Nessuna ricerca per la compatibilità di sacche di tipo a, b, zero o ab. L’ospedale di Careggi fa scuola restituendo la vita e delle giornate normali ad un 19enne marchigiano affetto da una malattia intestinale cronica. Dopo aver girato per molti nosocomi italiani il ragazzo, testimone di Geova, è stato curato senza l’ausilio di trasfusioni di sangue.
L'operazione è stata eseguita dall'equipe diretta dal professor Andrea Valeri, direttore di chirurgia generale urgenza 1 e mininvasiva dell'Azienda ospedaliera Careggi di Firenze, composta tra gli altri dal dottor Pietro Tonelli.  

"Le moderne tecniche che sfruttano l'uso del bisturi a ultrasuoni e radio frequenza - spiega Valeri - aiutano il chirurgo a ridurre al minimo le perdite ematiche, velocizzando l'esecuzione dell'intervento".

Il buon esito dell'operazione è da collegarsi anche alla preparazione del paziente eseguita in collaborazione con gli internisti del reparto del dottor Alessandro Morettini che hanno migliorato lo stato nutrizionale del paziente particolarmente importante in malati cronici, come nel caso del 19enne marchigiano.
Il professor Valeri, nei giorni scorsi, ha inoltre effettuato un altro importante intervento, in collaborazione con i chirurghi toracici: le due equipe hanno agito asportando, contemporaneamente, a un paziente un tumore al polmone e una metastasi alla ghiandola surrenalica sinistra che è stata tolta con solo tre mini incisioni, ossia con la tecnica laparoscopica utilizzata abitualmente nel reparto del professor Valeri.
 

 

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