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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Testamento biologico: oltre 4 mila firme per l'appello di Gesualdi

Da Nicky Vendola a don Andrea Bigalli

Domenica sera Sandra Gesualdi, figlia di Michele (uno dei primi allievi di Don Milani ed ex presidente della Provincia di Firenze), ha partecipato alla trasmissione di Fabio Fazio "Che tempo che fa" su Rai Uno. Sandra ha dato voce all'appello del padre che chiede l'approvazione in tempi rapidi della legge sul testamento biologico.

Gesualdi circa tre settimane fa ha reso nota una lettera scritta ai presidenti di Camera e Senato per chiedere un'accelerazione dell'iter legislativo. L'ex presidente della Provincia è malato di Sla da 4 anni, non è più in grado di parlare e da convinto cattolico chiede una morte dignitosa. "La Sla è una malattia spaventosa, al momento irreversibile e incurabile - ha scritto l'allievo di Don Milani -. Avanza, togliendoti giorno dopo giorno un pezzo di te stesso. Alla fine rimane un scheletro rigido come se fosse stato immerso in una colata di cemento. La vita è sicuramente il più prezioso dono che Dio ci ha fatto e deve essere sempre ben vissuta e mai sprecata. Però accettare il martirio del corpo della persona malata quando non c’è nessuna speranza né di guarigione né di miglioramento, può essere percepita come una sfida a Dio".

Per sostenere l'appello di Gesualdi a Firenze è nato il comitato #fatepresto. Lo stesso sta raccogliendo firme in tutta Italia: Roberto Saviano, Nicky Vendola, Luigi Berlinguer hanno già sottoscritto l'appello. Nel giro di pochi giorni hanno firmato più di 4 mila 500 persone. 

"Appena finita la trasmissione, ho riacceso il telefono e avevo 200 messaggi su WhatsApp - ha detto Sandra Gesualdi al Corriere Fiorentino -. E ora mi continuano ad arrivare su Facebook messaggi di sconosciuti che ringraziano Michele: da chi mi dice che la lettera l'ha fatto riflettere, a chi mi spiega che ha toccato un punto dolente, un'esigenza attesa da troppo tempo".

L'appello può essere sottoscritto mandando una mail a appellofatepresto@gmail.com oppure firmando sulla piattaforma change.org.

Le parole rilasciate da don Andrea Bigalli, sempre al Corriere Fiorentino, confermano la posizione espressa da Papa Francesco pochi giorni fa e l'apertura della Chiesa a una legge sul fine vita. "Nel documento di Gesualdi non c'è alcun intento legato all'eutanasia come non credo che ci siano dei contrasti con la dottrina - ha detto il prete di Libera -. E poi siamo in piena linea con ciò che qualche giorno fa ha detto anche Papa Francesco".

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