rotate-mobile
Cronaca

Dopo l'attentato terroristico le opere degli Uffizi al Bardo di Tunisi

Una mostra per rinsaldare il legame tra la capitale e la Toscana, Schmidt: "Cultura contro il terrorismo"

A tre anni dall'attentato terroristico del 18 marzo 2015, che causò 22 morti e innumerevoli feriti, il Museo del Bardo di Tunisi si appresta ad inaugurare una mostra sulle antichità romane provenienti dalla Tunisia e presenti da oltre tre secoli nelle collezioni degli Uffizi e nei depositi dell'Archeologico a Firenze.

In tutto andranno nel museo tunisino ventiquattro pezzi, per lo più epigrafi e stele votive e funerarie, che per duecento anni, fino a metà circa dell'Ottocento, erano esposte nella sala d'ingresso della galleria fiorentina ed erano le uniche testimonianze, in tutta Europa, dell'Africa romana, che attraevano studiosi da gran parte d'Europa.

La mostra, realizzata in collaborazione con l'istituto italiano locale di cultura e la curatela degli Uffizi, è interamente finanziata dalla Regione Toscana, per circa 70mila euro. “E' anche un'occasione per dare un segnale unitario, la cultura contro il terrorismo, visto che sia gli Uffizi nel '93 che il Bardo nel 2015 sono stati colpiti da attentati, anche se di matrice diversa”, sottolinea, questa mattina alla presentazione della mostra, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt.

La mostra, che durerà fino a fine settembre, sarà inaugurata domenica 18 marzo: oltre al taglio del nastro saranno ricordate anche le vittime. Nell'occasione ci sarà anche un concerto della Scuola di musica di Fiesole, con il quartetto Taag e il giovane soprano Yosra Abid. Il concerto darà avvio ad una stagione di nuove collaborazioni della scuola con la Tunisia e con l'istituto di cultura italiano della capitale africana.

“Le relazioni tra la nostra regione e la Tunisia sono consolidate. Operiamo su più fronti, dall'economia sociale e solidale al rafforzamento istituzionale fino al sostegno del processo di decentramento, con il coinvolgimento di università, comuni e società civile. La Toscana è tra le pochissime regioni italiane ed europee attive nelle zone più sfavorite e povere della Tunisia e nel biennio 2017-2018 sono attivi progetti per un milione e 400mila euro. La mostra sarà un modo per contribuire alla ripresa del turismo culturale del paese, gravemente compromesso dopo il grave attentato di tre anni fa”, commenta la vice presidente della Toscana, Monica Barni.

Le opere che dagli Uffizi andranno al Bardo furono portate a Firenze nel '600 dal giovane medico pisano Giovanni Pagni, che le ricevette come doni dal governatore dell'epoca Bey Murad II, presso il quale rimase in servizio un anno. Le opere, epigrafi, stele funerarie e stele votive della Roma dell'età imperiale, entrarono a far parte della collezione del cardinal Leopoldo de' Medici e, alla morte di questi nel 1675, delle collezioni degli Uffizi. Nel percorso allestito al Bardo sarà inserito anche un ritratto di Giovanni Pagni, messo a disposizione dall'università di Pisa. “Il prossimo autunno, quando le epigrafi torneranno a Firenze, saranno di nuovo esposte al pubblico”, ha assicurato il direttore Schmidt. E' da oltre 150 anni che non sono più esposte agli Uffizi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dopo l'attentato terroristico le opere degli Uffizi al Bardo di Tunisi

FirenzeToday è in caricamento