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Cronaca

Terremoto Firenze, ancora scosse ma notte tranquilla

Continuane le scosse nella zona del Chianti. Tutte di magnitudo inferiore a tre. Arrivano i primi dubbi sulla pedana antisismica al David

Notte di calma nel Chianti dove da alcuni giorni vengono registrate scosse di terremoto, avvertite in più province della Toscana. Le scosse sismiche registrate nella notte sono state tutte di magnitudo inferiore a tre. Alcune persone hanno comunque dormito all’aperto, come già la notte precedente, negli appositi spazi allestiti per le emergenze.  

LA TERRA TREMA A FIRENZE: EVACUATI MUSEI E SCUOLE

LA TERRA TREMA E LA PEDANA ANTISISMICA AL DAVID 
DAVID – Proprio a seguito del sciame sismico, ieri il ministro Dario Franceschini ha annunciato che è in fase di studio una pedana antisismica da collocare alla base del David di Michelangelo all’interno della Galleria dell’Accademia. Ma dopo l’annuncio sono fioccate le critiche. Come quelle dell' architetto Fernando De Simone, di Padova, l'esperto che da anni si batte perchè l’opera venga collocata in un museo antisismico, che dovrebbe essere sotterraneo, e che, sempre a tutela del David, dette l'allarme sugli effetti delle vibrazioni dei treni Tav nel tunnel sotto Firenze.

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Riguardo la pedana antisismica l’esperto ha precisato che “essa potrà forse ridurre le scosse telluriche sotto il basamento, ma non potrà impedire che il soffitto (il cupolino) crolli sulla statua. Sia l'Accademia che gli Uffizi , non hanno una vera struttura antisismica”. In passato De Simone ha proposto a Comune di Firenze e Regione la realizzazione di un nuovo museo antisismico, dove trasferire tutte le opere d'arte di incommensurabile valore. 

“Esse sarebbero collocate, come consigliava Benedetto Croce, in modo da permettere ad i visitatori di avere le stesse possibilità di percezione visiva, che gli artisti hanno pensato, durante la creazione delle opere. Un museo ,secondo le teorie di Carlo Ludovico Ragghianti,(sono stato suo allievo) deve permettere nelle proprie sale espositive, delle visuali uniche e multiple delle opere, collocate nei modi più consoni alle loro specifiche esigenze spazio-temporali di visibilità, e presentate al pubblico nella loro originaria modalità di contemplazione. Egli mi raccomandava di non dimenticare che, negli allestimenti e progetti museali, bisognava cercare di evitare il fenomeno dell'attraversamento carovaniero come al Louvre”.

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