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Cronaca

Terremoti, in Toscana a rischio un edificio su tre

L'allarme dei geologi sulle scosse: a norma solo 500 fra scuole, municipi e ospedali. Quasi tutti i comuni della regione sono a rischio

Nonostante la Toscana sia stata la prima regione ad attivarsi sin dal 1997 con il programma regionale antisismico di Valutazione degli Effetti Locali nei centri urbani, edifici strategici e rilevanti ancora oggi il numero di edifici strategici come scuole, municipi, caserme, ospedali, messi in sicurezza è esiguo: a fronte di un totale di diverse migliaia, solo su 1.500 sono stati effettuati gli studi geologico sismici e di questi solo 500 sono stati messi effettivamente in sicurezza. E’ l’allarme lanciato oggi dai geologi in seguito alle scosse di terremoto susseguitesi negli ultimi giorni nella provincia di Firenze. Secondo i numeri diffusi, su un totale di 287 comuni toscani, 92 sono ad alto rischio, 164 a rischio medio solo 24 sono a basso rischio.

“In Toscana, ancora oggi dopo tutti i disastri degli ultimi anni – dice la presidente dell’ordine dei geologi Maria Teresa Fagioli - sembrerebbe mancare, tra gli amministratori pubblici e politici, la reale percezione dei rischi sismici e idrogeologici. E ciò si traduce nel preferire interventi di emergenza, con realizzazione ex post di opere ingegneristiche molto onerose, ad un approccio (con costi molto minori) olistico e preventivo, basato sulla conoscenza professionale, eminentemente geologica, del territorio fisico e delle sue dinamiche naturali. Anche se la Toscana è messa sicuramente molto meglio di altre realtà – prosegue – come geologi toscani siamo stanchi di dover dire così spesso ‘se solamente ci aveste chiamato prima’”.

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