Spettro autistico, la Regione continuerà a garantire la terapia Aba

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La Regione conferma i contributi per la terapia Aba. La rassicurazione arriva dall’assessore al Diritto alla salute Simone Bezzini, rispondendo a una interrogazione di FdI: “Nonostante l’assenza di indirizzi chiari a livello nazionale in materia, in Toscana, negli anni a partire dal 2001, sono state rimborsate alcune tipologie di servizi assistenziali non previsti dal sistema sanitario nazionale, tra cui l’intervento basato sul metodo Aba”, ha sottolineato Bezzini, rivendicando come la Regione abbia garantito, con le sue delibere, la continuità assistenziale.

“Di fronte alle criticità segnalate che ci sono state in alcuni contesti territoriali circoscritti, viste anche sul piano generale le perplessità emerse e i pronunciamenti del Consiglio di Stato in merito, in attesa delle linee guida nazionali che non sono state ancora emanate, la Regione Toscana mette in campo un percorso condiviso, con il coinvolgimento dei dirigenti regionali di competenza, delle direzioni aziendali, dei professionisti dei dipartimenti della salute mentale di ciascuna Asl e dei rappresentati delle associazioni dei familiari delle persone autistiche. Aspettiamo intanto i risultati attesi di un gruppo di esperti, a livello ministeriale, che dovrà definire a livello nazionale se l’intervento comportamentale personalizzato basato sui principi Aba sia il più appropriato nella fascia d’età fino ai sette anni”.

Soddisfatto nella replica il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Francesco Torselli ha espresso soddisfazione assoluta per la risposta dell’assessore Bezzini: “Ieri sera l’assessore Bezzini rispondendo all’ennesima nostra interrogazione, ha confermato che in tutta la Toscana - con parità di trattamento - saranno garantiti i contributi per la terapia Aba alle famiglie con figli autistici, perlomeno fino al termine dei lavori del gruppo di esperti voluto dal Ministero della Sanità che sta studiando le linee guida definitive per l’applicazione di questa terapia. In realtà, avevamo già avuto rassicurazioni in tal senso dal direttore Gelli, ma adesso è arrivata anche la conferma ufficiale dalla giunta regionale.Da mesi stiamo seguendo la questione e grazie al nostro interessamento, ma soprattutto grazie alla tenacia dei genitori dei bimbi in trattamento Aba- che ci hanno fornito tutta la documentazione necessaria a portare questa battaglia di giustizia nell’aula del consiglio regionale - oggi possiamo tutti insieme tirare un sospiro di sollievo”.