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Cronaca

Tecnologie innovative per il miglioramento sismico delle strutture prefabbricate

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

In programma per giovedì 26 novembre a Firenze, un seminario che affronta il tema della salvaguardia delle attività produttive in caso di terremoto, presentando le soluzioni tecnologicamente più avanzate per il miglioramento sismico delle strutture industriali.

L’incontro, promosso dall’Ordine degli ingegneri di Firenze in collaborazione con Sismocell - Reglass H.T. S.r.l. di Minerbio (Bo), è patrocinato da Isi, Ingegneria sismica italiana e si svolgerà presso la Sala Leonardo del Starhotels Michelangelo in viale F.lli Rosselli 2, Firenze dalle 14,30 alle 18,30. Intervengono: l’Ing. Nicola Mordà, DoMo Studio di Torino; l’Ing. Andrea Vittorio Pollini, DICAM, Scuola di Ingegneria e Architettura - Università di Bologna, l’Ing. Devis Sonda e l’Ing. Marco Cossu, Miyamoto International, Milano.

Al centro le imprese e la loro importanza per il benessere collettivo. Sono ormai note infatti, le nefaste conseguenze sull’economia del territorio e del Paese, seguite al sisma che ha colpito il Nord Italia nel maggio 2012. I danni sono stati valutati (relazione inviata alla Commissione UE) complessivamente in 13 miliardi e 273 milioni di euro. In Emilia‐Romagna il valore è di 12 miliardi e 202 milioni di euro. Prevenire gravi ripercussioni sulle attività produttive e salvare vite umane è possibile e oggi sono disponibili tecniche innovative che consentono la messa in sicurezza delle attività produttive limitando costi e invasività degli interventi.

In particolare per quanto riguarda la tutela dei dipendenti, il D.gls 81/2008 sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, impone ai titolari di attività la tutela da tutti i rischi (art.17). Obbliga dunque a considerare anche quelli relativi al verificarsi di un evento sismico e, eventualmente, quelli emersi a seguito di particolari infortuni (art. 29). E proprio il terremoto emiliano del 2012 ha evidenziato come, all’origine dei danni più rilevanti, vi siano stati alcuni elementi di vulnerabilità sismica dei prefabbricati industriali, assai diffusi per questa tipologia costruttiva. Si tratta delle carenze individuate dalla legge regionale 122/2012 che rappresentano un grave elemento di pericolo per l’incolumità delle persone.

L’ing. Nicola Mordà, illustrerà l’ambito di applicazione della legge sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e alcuni elementi metodologici per la valutazione del rischio sismico dei prefabbricati esistenti; L’ingegner Andrea Vittorio Pollini fornirà una panoramica generale sulle carenze strutturali dei capannoni con riferimento al dettato della legge 122/2012 dell’Emilia Romagna e illustrerà alcuni dati tecnici del sistema Sismocell, brevettato da Reglass H.T. e messo a punto in collaborazione con l’Università di Bologna. Si tratta di una cella cilindrica di dimensioni ridotte in acciaio e fibra di carbonio, che, applicata in corrispondenza del nodotrave pilastro dei capannoni industriali, consente di dissipare l’energia dell’azione sismica annullandone, entro certi limiti, gli effetti distruttivi. L’ing. Devis Sonda e l’ing. Marco Cossu infine, a capo della sede italiana di Miyamoto international - società internazionale specializzata nella progettazione antisismica con filiali in tutto il mondo – parleranno, invece, di nuove tecnologie che prevedono l’applicazione di innovativi dispositivi antisismici per l’adeguamento e il miglioramento sismico delle strutture.

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Reglass H.T. S.r.l., società di Minerbio, in provincia di Bologna fondata nel 1911, opera da oltre 35 anni nello studio delle applicazioni della fibra di carbonio. Vanta 22 brevetti e investe l’8% del fatturato (20 milioni di euro i ricavi complessivi di Gruppo) in ricerca e sviluppo. Realizza sistemi complessi nei più diversi settori merceologici: da quello sportivo (nautica e pesca), all’automotive, all’industria aerospaziale ed in ultimo al settore edilizio con l’invenzione, seguita al sisma del 2012 in Emilia Romagna, del dispositivo antisismico Sismocell. La società opera su un’area di 5000 mq coperti e impiega 80 addetti.

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