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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Tav, l'associazione Idra: “Grave e pericolosa dilapidazione di denaro pubblico”

Reiterata inoltre la richiesta alla ministra De Micheli di rispettare la 'promessa' di incontrare i critici di tunnel e Foster

I lavori per il passante fiorentino della Tav (tunnel di 7 km e stazione Foster) costituiscono un “grave e pericoloso perseverare nella dilapidazione di denaro pubblico”.

A scriverlo, in due lettere indirizzate ai ministri delle infrastrutture Paola De Micheli e dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, è l'associazione Idra, da annni impegnata nella battaglia contro quella che ha sempre definito “un'opera inutile e altamente pericolosa”.

Idra chiede a De Micheli di “investire le limitate risorse pubbliche disponibili in cantieri finalizzati alla qualificazione, alla sicurezza, alla manutenzione, alla cura e al restauro delle infrastrutture esistenti e del territorio, così palesemente segnato da fragilità idrogeologica. Sarebbero cantieri questi sì capaci di creare occupazione ampia, diffusa, permanente e socialmente indispensabile, come quelli che stiamo provando a promuovere a Firenze in collaborazione con le istituzioni locali”.

Alla ministra viene poi ricordata la 'promessa' che fece nell'ottobre scorso quando, nominata da poco, durante la visita ai cantieri della stazione Foster si disse disponibile ad incontrare i critici di questa maxi opera.

“Sono consapevole che permangono dubbi sulla realizzazione di quest’opera, ma metto nelle disponibilità nelle prossime settimane o nei prossimi mesi di parlare e incontrare con le persone che hanno più dubbi, per provare a confrontarci anche sulla valenza e sulla profondità degli studi che sono stati fatti prima di avviare quest’opera”, disse, come riporta anche Idra in una nota, la ministra in quell'occasione.

“Io credo che un cambiamento importante e radicale come questo, orientato a migliorare la vita dei cittadini, debba avere anche dei momenti di confronto e di condivisione vera sui numeri, sugli approfondimenti, sulle analisi che sul piano scientifico sono state fatte a supporto dell’opera”, aggiunge ancora la ministra. Idra però assicura di aver scritto parecchie lettere (quattro) e di non avere ancora ricevuto risposte su un eventuale incontro.

Dall'associazione critiche anche ai sindacati Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, che nei giorni scorsi hanno ribadito il loro appoggio a Foster e tunnel Tav.

“I sindacati mostrano – si legge in un comunicato - non guardano al di là della punta del naso di una ‘grande opera’ grottescamente fallimentare 20 anni dopo l’atto di approvazione in conferenza di servizi il 3 marzo 1999 e vogliono perseverare nella dilapidazione di denaro pubblico”.

Critiche ai sindacati, in particolare alla Cisl, arrivano anche dal Comitato No Tunnel Tav, altra sigla impegnata sul campo da molti anni.

“Per l’ennesima volta – scrive il Comitato, che sottolinea come l'utilizzo diverso dei soldi destinati alla Tav potrebbe creare migliaia di posti di lavoro (si parla di 800 milioni di euro già spesi per il passante fiorentino e probabilmente almeno altrettanti per completare l'opera) -, leggiamo la tiritera piagnucolosa del sindacato Cisl che si dispera sulla sorte dei 30 lavoratori Nodavia che perderebbero il loro posto se i lavori al passante non ricominciassero. Noi teniamo davvero alla sorte dei lavoratori e rispondiamo ai dirigenti sindacali ricordando che i lavori in sotterranea sono tra quelli che hanno il minor impatto nella creazione di lavoro, essendo prevalentemente meccanizzati. In aggiunta quelli fiorentini sarebbero totalmente inutili e dannosi perché è possibile  e molto più economico potenziare le linee di superficie e realizzare non solo due tubi per i treni Alta Velocità, ma binari per tutti i treni, soprattutto per i pendolari”.

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