rotate-mobile
Cronaca Centro Storico

Tassisti a Firenze, bene il Car Sharing ma alla Tramvia preferivano la Metropolitana

Il presidente della cooperativa del 4390 radio taxi di Firenze ha risposto alle domande di FirenzeToday riguardanti il car-sharing, Uber, la tranvia e la condizione attuale e futura dei taxi fiorentini

Il mondo dei trasporti fiorentino sta cambiando. Nuovi autobus, vari tipi di “sharing” bike and car e poi i cantieri per costruire la Tranvia, in tutto questo che fine fanno? Taxi e tassisti, la “super casta senza concorrenza”, che ruolo hanno in questo processo di cambiamento e metropolizzazione della città? FirenzeToday ha posto questa ed altre domande a Claudio Giudici, presidente della cooperativa del 4390 radio taxi di Firenze.

A Firenze è in atto una sorta di “rivoluzione” della mobilità tra Tramvie, Enjoy e Car2Go. Quale futuro vi attende? "Siamo favorevoli al car-sharing. Non siamo d’accordo sul modo in cui questo servizio viene offerto ovvero mettendolo in mano alle grandi “corporation”, come ad esempio Mercedes che ha partecipato anche alla costruzione dei nuovi autobus. Sembra che la nostra politica stia dicendo “no alle corporazioni, ma sì alle corporation”. Sicuramente il settore taxi deve rinnovarsi per fronteggiare questi nuovi “antagonisti”, ma diciamo che le statistiche sono dalla nostra parte. Infatti da alcuni studi europei è emerso che inizialmente, cioè nel breve periodo, avremo una perdita di circa l’1%, ma nel lungo periodo il lavoro aumenterà dell’8%. Si innescherà un meccanismo per cui l’uso e l’acquisto di automobili da parte del singolo cittadino verrà disincentivato e così in questo circuito qualcosa ritornerà a quella che è chiamata la “super casta” dei tassisti".

I tassisti non si sentono minacciati da questa novità? "No, perché il nostro è un servizio molto efficiente: arriviamo in massimo 5 minuti al 93% delle chiamate, entro i 7 minuti al 6% e rimane diciamo un 1% di fetta di mercato per questi nuovi soggetti. Più che altro ci sentiamo minacciati dalla prepotenza con cui queste nuove “agenzie di trasporto” vogliono entrare nel mercato, attraverso campagne pubblicitarie e di marketing molto aggressive".

Ma le amministrazioni comunali come si comportano? "Non ci sentiamo tutelati, ma questo non è un problema solo fiorentino. Si ha la sensazione che un po’ tutte le amministrazioni locali italiane cerchino di rendere meno efficiente il servizio taxi. Ad esempio parlando di Firenze, pensiamo a quanto noi dobbiamo pagare all’anno per poter sostare in 50 siti garantiti (600 euro per auto), che ci sono imposti dal Comune, dei quali circa la metà non sono mai liberi: sono occupati sia dai residenti che dalle auto del car-sharing che pagano 600 euro all’anno per parcheggiare dove vogliono. E poi aggiungiamoci anche che al posto di una metropolitana stanno costruendo una tranvia e che sempre più strade sono a senso unico di marcia per aumentare i posteggi anziché fare parcheggi sotterranei. Insomma ci stanno rendendo il lavoro sempre più difficile".

A proposito della tranvia.. "La tranvia è una struttura super inefficiente. E’ stata la decisione più sbagliata che potessero prendere per una città come Firenze. Utile per chi ci sta sopra, ma scomoda, molto scomoda per gli altri mezzi e i pedoni. Allungherà esponenzialmente i tempi di percorrenza, costringendo non solo i tassisti e gli automobilisti a fare lo slalom tra il traffico e il tram, ma anche anziani e disabili che si troveranno a fare giri di un chilometro per fare cento metri".

Temete il caos? "Esatto, noi non siamo contro la tranvia perché ci porterà via lavoro, ma perché ce lo complicherà. Inevitabilmente, come è successo per la linea 1 a Scandicci, ci porterà via molte corse, ma oltre a quello sarà soltanto un’ulteriore barriera urbanistica che andrà a nuocere il nostro lavoro: i tragitti si allungheranno, il prezzo sul cronometro aumenterà. Noi infatti eravamo favorevoli alla metropolitana".

Con la metropolitana si sarebbero potuti risolvere i problemi? "Assolutamente sì. Io sono contrario a chi afferma che la metropolitana a Firenze sia un’utopia. Siamo riusciti a costruire la cupola e non siamo in grado di costruire un micro sistema sotterraneo di trasporti? Hanno costruito treni che vanno sotto la Manica, sotto il Tamigi e noi solo perché abbiamo un po’ di acquitrini non possiamo fare una metropolitana? Secondo me sono solo delle tare culturali, dei tabù che non ci permettono di essere la Firenze che dovremmo essere. Paradossalmente però i cantieri per la costruzione dei binari ci hanno portato dei vantaggi, infatti con il venire meno di alcune linee di bus, dei lavoratori si sono visti costretti a chiamare un taxi, ma questi casi ovviamente sono delle mosche bianche".

Uber, arriverà anche a Firenze? "Sono due estati che vogliono portare Uber a Firenze, ma per adesso non ci sono riusciti. Non mi meraviglio di niente perché quando si parla di questi soggetti può succedere di tutto, ma dovrebbero impegnarsi veramente tanto per fare meglio di noi e quindi diventare una vera minaccia. Per non parlare poi di Uber Pop che è completamente illegale".

Negli Stati Uniti ha avuto molto successo. "Perché negli Usa non hanno un servizio taxi come il nostro, il loro è gestito da tanti gruppi che mirano alla speculazione infatti il servizio che offrono è spesso scadente: autisti che non conoscono le vie, che non hanno il navigatore e che magari non conoscono la lingua, solo per questo motivo Uber ha avuto successo negli States. Giusto ad onor di cronaca statunitensi e cinesi stanno cercando di studiare il nostro sistema per far funzionare il loro".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tassisti a Firenze, bene il Car Sharing ma alla Tramvia preferivano la Metropolitana

FirenzeToday è in caricamento