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Cronaca

Tassa di soggiorno e Comuni: Regione ed Anci firmano il protocollo

Ieri è stato siglato l'accordo tra il presidente dell'Anci Toscana e l'assessore al turismo regionale Cristina Scaletti. Per i comuni richiedenti sarà attivato l'Osservatorio turistico

La tassa di soggiorno è una realtà. Firenze è stata la prima città italiana ad introdurla avvalendosi delle disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale (l’artico 4 del testo infatti introduce la possibilità per i Comuni di istituire questa imposta). Dal primo luglio nel capoluogo toscano i turisti, al momento di pagare il conto, si ritrovano nella ricevuta una maggiorazione di scopo: un euro per stella in più a notte. Polemiche a non finire, il ricorso degli albergatori, il Tar che sostanzialmente da ragione al Comune (fissando una nuova udienza per il 7 novembre ma nel frattempo tutto rimane come legiferato da Palazzo Vecchio). Il caso farà giurisprudenza anche se, è chiaro, che per la città di Machiavelli la situazione è diversa dal quadro generale. Secondo la norma infatti Firenze, come capoluogo, è direttamente inserita nella lista delle città che automaticamente possono beneficiare dell’imposta. Per gli altri comuni la cosa è più complicata, tecnica. La Regione di appartenenza infatti deve stillare una lista in cui compaiono quelle località che possono usufruire del tesoretto dato in dote dal turismo.


Così ieri la Regione e Anci Toscana hanno siglato un protocollo di intesa che facilita la ricerca di quei criteri necessari per accedervi, con l’intento di agevolare il percorso istitutivo dell’imposta. Un accordo per l’armonizzazione e il coordinamento dell’applicazione del decreto, in grado di individuare una serie di criteri guida per la costituzione dell’elenco regionale delle località turistiche e delle città d’arte. Il protocollo è stato firmato dal presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi e dall’assessore regionale al turismo e commercio Cristina Scaletti. In sostanza, qualora un comune voglia entrare a far parte della lista regionale dei comuni turistici, dovrà attivare dell’Osservatorio Turistico di Destinazione (Otd), strumento istituito in via sperimentale dalla Regione Toscana con lo scopo di supportare i Comuni nelle attività di gestione delle destinazioni turistiche. Sarà quindi l’Osservatorio ad indicare se il richiedente è meritorio, possedendo i requisiti turistici e artistici del caso, di accedere alla lista.


Non solo; il protocollo stabilisce anche un altro punto fondamentale. Per la determinazione dell’elenco regionale delle località turistiche e delle città d’arte la regione procederà in una suddivisione sovracomunale di zona, in modo da limitare possibili forme di concorrenza fiscale tra Comuni territorialmente contigui. Tradotto, nell’ambito della stessa area non potranno esserci imposte concorrenziali, il riferimento sarà sempre la fascia territoriale di applicazione.
 

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