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Cronaca

Taser in strada: carabinieri armati di pistola elettrica / FOTO

Firenze è tra i capoluoghi italiani dove è partita la sperimentazione

Avviata la sperimentazione del taser in città. Firenze è infatti tra i capoluoghi italiani dove sono partiti i test della pistola ad impulsi elettrici. Test, eseguiti dai militari dell'Arma, che dureranno circa 3 mesi. Il taser (si è scelto il modello Axon X2) andrà quindi a sommarsi alle dotazioni esistenti come lo spray irritante e il manganello. Un dispositivo che precederà l'eventuale step limite di impugnare l'arma da fuoco. 
I militari potranno così affrontare meglio situazioni come nel caso di persone con in mano siringhe, coltelli e armi bianche oppure soggetti violenti in stato di grave alterazione.

Per abilitare i carabinieri all’utilizzo di questa nuova arma, in tutta Italia ed appunto a Firenze, si sono effettuati una serie di corsi addestrativi della durata di tre giorni a cura del personale specializzato della Scuola di perfezionamento al tiro di Roma che, assieme a personale sanitario, ha fornito le indicazioni teoriche e pratiche circa l’uso del dispositivo.
 

COME FUNZIONA IL TASER

Il taser, che nella fase sperimentale sarà distribuito solo ad alcuni equipaggi a turno, è tenuto dagli operatori in un'apposita fondina dalla parte opposta rispetto all’arma d’ordinanza. Ogni singola cartuccia è costituita da due dardi collegati alla pistola con fili conduttori che, colpito il bersaglio, sino ad una distanza massima di poco meno di 8 metri, trasmettono impulsi elettrici per 5 secondi, così da immobilizzare la persona tramite contrazione involontaria dei muscoli, consentendone il rapido ammanettamento. Di colore giallo, è stato studiato per renderlo immediatamente riconoscibile all’“offender” che, laddove possibile, prima dell’uso, verrà avvisato del suo eventuale impiego, mostrandolo e attivando anche una scarica elettrica di avvertimento che si propaga nella parte frontale dell’arma. All’atto dell’utilizzo il militare, tramite due puntatori laser presenti nella pistola, vedrà le zone dove i dardi andranno a colpire, che in via primaria dovranno essere fianchi, schiena e arti, evitando testa, collo e genitali. In ogni modo in caso d’impiego verrà sempre richiesto l’intervento dei sanitari del 118 per constatare immediatamente le condizioni della persona colpita e nel caso prestargli soccorso. Il taser è dotato infine di un sistema di memoria che consente di registrare tutte le operazioni effettuate da chi l’ha impugnato, senza possibilità di alterare tali dati, che successivamente verranno scaricati su pc tramite apposito software.

Sicurezza: parte la sperimentazione con i taser

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