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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Dehors: su piazza Duomo il Tar dà ragione al Comune

Respinto il ricorso presentato da cinque esercenti sul nuovo piano. Gli esercenti dovranno adeguarsi entro marzo 2020

Il piano dehors adottato dal Comune e le scelte sulle tipologie ammesse in piazza Duomo e via dei Renai sono legittimi e ragionevoli. Lo ha stabilito il Tar della Toscana dando ragione al Comune e rigettando i cinque ricorsi presentati da tre esercenti di piazza Duomo e due di via dei Renai. 

“Le bellezze di Piazza Duomo meritano di essere godute a pieno da tutti e siamo soddisfatti che il Tar abbia ritenuto equilibrate e ragionevoli le scelte del piano. – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico Cecilia Del Re - Siamo riusciti a bilanciare i vari interessi in gioco, che in questo caso erano quelli della tutela del patrimonio culturale, della libera fruizione del suolo pubblico e l’attività economica privata: siamo riusciti a tenere tutto insieme”.

Il nuovo piano dehors, approvato a fine dicembre 2017, prevede per piazza Duomo il passaggio dalla tipologia B (pedana e ombrellone) alla tipologia A (solo tavoli e sedie senza pedana) e per via dei Renai il passaggio dalla tipologia C (pedana con copertura fissa) alla tipologia B (pedana e ombrellone).

Il Tar - fa sapere Palazzo Vecchio - ha ritenuto il piano dehors legittimo e "ragionevoli" le scelte adottate su piazza Duomo e via dei Renai, che sono state correttamente motivate nella delibera di giunta con la quale si è approvato il nuovo piano sottoscritto con la Soprintendenza.

Si tratta di una scelta di bilanciamento tra l’interesse pubblico alla fruizione da parte della collettività e in particolare dei numerosi turisti che affluiscono a Firenze, dei monumenti ivi collocati, e l’interesse proprio degli esercenti attività di somministrazione a mantenere gli spazi dedicati alla stessa.

 "Il potere discrezionale della pubblica amministrazione - continua il Tar - appare correttamente esercitato proprio perché non pone una disciplina uniforme in tutto il territorio interessato, ma distingue caso per caso in relazione alle caratteristiche proprie di ciascuna strada e ciascuna piazza del centro storico cittadino. Il trattamento è differente poiché differente è la realtà materiale su cui le amministrazioni si trovano a intervenire, sicché alcun vizio di disparità può essere dedotto a questo riguardo".  

Gli esercenti dovranno quindi adeguarsi entro marzo 2020 alla nuova tipologia prevista dal piano. 

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