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Cronaca Centro Storico / Piazza della Signoria

Tagli: i dipendenti pubblici tornano ad assediare il Comune | VIDEO

Sono tornati sotto Palazzo Vecchio mentre nel Salone dei Duecento si stava svolgendo il consiglio comunale: il taglio in busta "causerà una perdita netta annua dai 1500 ai 3000 euro"

Ormai è un classico. Ogni lunedì pomeriggio i dipendenti pubblici del Comune di Firenze protestano contro la scelta dell’amministrazione comunale di ridurre il fondo annuo destinato alla parte integrativa dello stipendio. Nel Salone dei Duecento i consueti lavori del consiglio comunale, sotto, in piazza della Signoria, i fischi, i cori, gli striscioni, i coperchi delle pentole, la rabbia di chi dovrà subire i tagli stabiliti dalla giunta Renzi. E oggi erano oltre un centinaio a dire no ai tagli.

I vertici del Comune hanno proceduto alla riduzione anche in seguito all’apertura di indagini da parte del ministero delle Finanze e della procura regionale della Corte dei conti sull’entità del fondo destinato a questo scopo, lievitato nel corso degli anni. “Noi non vogliamo rinunciare ai nostri stipendi – ha detto Stefano Cecchi della Rsu di Palazzo Vecchio – ci era stato garantito che l’entità del fondo non sarebbe mutata rispetto agli anni scorsi e sarebbe dunque rimasta intorno ai 25 milioni di euro, invece è stata ridotta a 17”.

Questo, spiega ancora Cecchi, “causerà una perdita netta annua dai 1500 ai 3000 euro” per i dipendenti comunali “e i più penalizzati saranno addetti cimiteriali e vigili urbani: dobbiamo reagire, organizzando una mobilitazione ed una opposizione continua a questo provvedimento ingiusto che peggiora la vita di tante famiglie”. Quanto alla procura della Corte dei conti, che per la ‘lievitazione’ del fondo per il contratto integrativo ha indagato anche alcuni dei sindacalisti che, nel corso degli anni hanno siglato gli accordi sul tema, Cecchi l’ha definita una “cosa grave, che delegittima e criminalizza la funzione del sindacato”.

La protesta dei dipendenti comunali 21 gennaio 2013

I manifestanti poi dalla piazza sono entrati all'interno di Palazzo Vecchio, formando un presidio nel Cortile della Dogana. Alcuni di loro sostengono un grande striscione con la scritta ‘Tutti a casa!’, mentre altri sventolano cartelli con gli slogan “Adesso! Basta! Giù le mani dai nostri soldi”. Intanto, sul tema, interviene anche la Funzione Pubblica di Cisl Firenze: “la vicenda stia registrando una escalation di tensione e partecipazione che l' amministrazione e il sindaco non possono ignorare - si legge in una nota - La mobilitazione, che proseguirà il 29 di gennaio con un’assemblea generale dei lavoratori, indica alla Giunta che la partita non può esaurirsi nelle modalità e sulla strada unilaterale intrapresa dall' amministrazione e che anche i livelli politici sono chiamati a sollecitare tavoli di mediazione e di approfondimento: il tutto a garanzia della tenuta dei servizi, della qualità e del rispetto delle migliaia di lavoratori del Comune”.

LE PAROLE DI STEFANO CECCHI

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