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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Lavoro, Susanna Camusso: “Seguire il modello Nuova Pignone”

Il segretario della Cgil Camusso ha visitato la Nuova Pignone. Sulla polemica con Renzi, Fuso: "La sindrome di Berlusconi fa male, disegno lo dice spesso il capo del Governo, mi fa specie lo dica il sindaco"

susanna-camusso-1“Lo sciopero generale di venerdì non è uno sciopero identitario, come da più parti dicono e ci accusano, bensì una protesta rivolta soprattutto ai non iscritti ed a quelli di altre sigle sindacali”. Con queste parole Susanna Camusso, segretario nazionale della Cgil, in visita questa mattina allo stabilimento della Nuova Pignone di Firenze per presentare lo sciopero generale indetto dalla Cgil per il prossimo venerdì sei maggio, ha sgomberato il campo da possibili polemiche e ipotetiche lacerazioni all’interno del movimento sindacale.
 
Fisco e lavoro le parole d’ordine della protesta: “il Governo non ce la sta raccontando giusta – continua la Camusso – professa ottimismo, descrive una realtà molto lontana dalla situazione reale del paese, e all’atto pratico non vi è sul tavolo nessun provvedimento per incrementare crescita e occupazione”. Eppure secondo la Cgil, che guarda ad altre realtà economiche come quella tedesca, le risorse ci sono e si possono trovare strade per uscire dalla crisi. Uno dei grandi temi su cui punta l’indice il segretario riguarda una nuova politica fiscale, fondata su una filosofia economica che redistribuisca la ricchezza sul tessuto sociale e nel mercato del lavoro: “questo è un paese che sta sempre più diventando diseguale. Dobbiamo ricominciare a parlare di giustizia sociale, di lotta all’evasione, ed attuare politiche che ricollochino quelle ricchezze, che in questi anni si sono traferite in rendite finanziarie e patrimoniali, utili a sostenere il lavoro e le classi più deboli”.

LAVORO - Con lo sciopero di venerdì la Cgil vuol rimettere al centro del dibattito politico e sociale la questione del lavoro. “Vogliamo ripartire dalla tutela del lavoro, – dice ancora Susanna Camusso – dalla lotta contro il precariato, dall’occupazione femminile, tutti temi su cui il Governo è immobile mentre nel paese crescono e molto le insicurezze”. Lavoro, quindi crescita: il sindacato boccia quelle che il segretario definisce “giga-opere”, sostenendo che sarebbero più necessari investimenti mirati e specifici. Il richiamo all’Europa ed alla Germania è sempre presente: “tutti i paesi europei che stanno trainando la crescita hanno investito in istruzione ed università; il Governo italiano invece ha pensato solo a tagliare fondi e risorse negando di fatto quel contributo indispensabile che ricerca e formazione apportano alla crescita economica e sociale”.susanna-camusso-3

NUOVA PIGNONE - Non solo Germania o Europa, una realtà vera, territoriale, da cui prendere spunto è senz’altro la Nuova Pignone: “questa è una di quelle aziende – afferma la Camusso - che dicono che si può, nel nostro paese, investire e scommettere in innovazione e tecnologia mantenendo una crescita globale; chi ha smesso di scommettere è il sistema Italia, soprattutto questo Governo imperniato su un’ideologia che non servano politiche industriali e di accompagnamento”. Il modello Pignone per il segretario Cgil è un modello raro ma vincente, da seguire con attenzione: “se pensiamo agli investimenti che sta facendo questa azienda capiamo bene come sia importante investire nella produzione ma anche quanto siano fondamentale le connessioni con tutte le specificità e le eccellenze territoriali che determinano una serie di ricadute positive, che trovano una sponda nella regione e nelle istituzioni locali ma che si perdono poi a seguito delle scelte a livello nazionale”.

SCIOPERO E SANTA CROCE -  Venerdì così sarà sciopero generale. Il corteo della Cgil partirà da Piazza Indipendenza, passerà per il Duomo per terminare in piazza Santa Croce. C’è anche un piccolo caso che sta preoccupando i vertici locali del sindacato. La Cgil ha ottenuto l’autorizzazione per il posizionamento del palco in Santa Croce dalla parte opposta alla facciata della chiesa: “non capiamo il perché – ci dice il segretario della Camera del Lavoro di Firenze, Mauro Fuso – visto che a Mtv è stato concesso di sistemare il palco dalla parte della chiesa; c’è un rimpallo incomprensibile tra Comune e soprintendenza, noi avevamo chiesto la disponibilità della piazza, ma davanti al diniego di montare il palco davanti alla basilica rimaniamo stupefatti. Per il concerto sì e a noi no? A pensar male si fa peccato, ma credo comunque che la cosa si sistemerà”. Per quel che riguarda lo sciopero di venerdì il segretario fiorentino lancia lo slogan “basta... per cambiare”: “una parola di cinque lettere, basta – continua Fuso – basta con le divisioni sindacali, con quelle all’interno del mondo del lavoro, tra le lavoratrici ed i lavoratori, tra nord e sud e tra giovani e anziani, tutti insieme dobbiamo provare a battere le politiche di questo governo che sta portando non noi, la Cgil, ma il paese allo sfascio”.

POLEMICA RENZI - Cgil. Ieri Renzi aveva definito strano che la Cgil e il mondo dei sindacati avessero puntato il dito solo contro Firenze lasciando intendere che forse dietro ci fosse un disegno politico preciso, una regia: “forse perché ho proposto di dimezzare il numero dei parlamentari, su cui non ho sentito niente, ma anche il numero dei rappresentanti sindacali, che ritengo siano troppi. Un numero minore aiuterebbe l’azione che i sindacati svolgono a fianco dei lavoratori”. Immediata la risposta di Mauro Fuso: “la sindrome di Berlusconi fa male, disegno lo dice spesso il capo del Governo, mi fa specie lo dica il sindaco”.
 

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