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Cronaca Bagno a Ripoli

Bagno a Ripoli: commerciante si spara alla testa, il suo negozio era in crisi

L'uomo di 62 anni era titolare di un negozio in liquidazione a Signa e aveva deciso di ripartire puntando tutto su un esercizio di sanitari e assistenza alla persona in centro a Firenze

Morire di crisi. Un’epidemia sociale sperimentata in dosi massicce in Grecia durante e dopo il default. Poi la piaga, a macchia d’olia, è arrivata anche in Italia. I primi suicidi, i primi titoli. Una morsa che soffoca e stritola il domani, i progetti, gli amori ed infine l’anima. E fa da miccia al dramma.

Così anche Firenze ha cominciato a contare i suoi morti. Dodici giorni fa, nel comune di Fiesole, ha detto basta un imprenditore la cui ditta era fallita qualche anno fa. Un uomo di 55anni che prima di farla finita si è attaccato al telefono e ha chiamato i carabinieri annunciando il gesto. Vani i tentativi di tenerlo in vita, di farlo parlare. Alla fine ha rimesso giù e si è sparato. All’arrivo della compagna e della figlia piccola, prima ancora che i militari raggiungessero l’abitazione, si era già spento.

Ieri sera, sempre nel fiorentino, è ‘bruciata’ un'altra vita. Un uomo di 62 anni, commerciante di Bagno a Ripoli, si è ucciso in casa sparandosi alla testa con un Revolver della Reck regolarmente detenuto. Titolare di un negozio in liquidazione a Signa, aveva deciso di ripartire puntando tutto su un esercizio di sanitari e assistenza alla persona in centro a Firenze. Ma anche questa nuova strada è stata soffocato dalla crisi. Così il 62enne si è gettato a capofitto nell’abisso.

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