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Cronaca Isolotto

Isolotto: massacrano di botte ragazza–madre, poi la stuprano a turno

Due uomini sono stati arrestati dopo aver violentato una diciottenne nella notte tra il 30 novembre e il 1 dicembre. La donna è stata seviziata da due connazionali

Ieri pomeriggio si è conclusa con l’arresto di due cittadini romeni l’indagine per uno stupro di gruppo avvenuto nella notte tra il 30 novembre e il primo dicembre a danno di una giovane ragazza - madre.

DINAMICA -  Intorno alle 4 di quel venerdì la ragazza, madre di un figlio piccolo, smette di battere il marciapiede e prima di rincasare si ferma in un paninaro di via Pratese. Proprio in quel chiosco incontra quelli che saranno i suoi aguzzini. Un panino, una bibita e due chiacchere. Gli arrestati, di 23 e 25 anni, connazionali della lucciola, cominciano a insistere per riportarla a casa. Lei rifiuta. E preferisce accettare un passaggio da un conoscente. Arriva a casa, zona Isolotto, ma i due l’hanno seguita in auto.

Qualche battuta prima che entri nel portone e riescono a convincerla a salire sulla loro utilitaria. Poi partono a bordo della Fiat Punto. Non vanno troppo lontano. Si fermano e cominciano a picchiarla. Pugni e schiaffi poi l’abuso sessuale. Uno la tiene per le braccia l’altro la violenta. Poi si scambiano: uno la immobilizza l’altro sopra di lei. La ragazza, massacrata di botte, sviene per qualche momento durante lo stupro. E se non bastasse la mordono sui fianchi per arrivare poi a introdurle uno straccio nelle parti intime.

Intorno alle sette la scaricano vicino casa, lì dove l’avevano trovata. La giovane è stordita e spaesata. Un passante la vede, capisce quanto accaduto, e chiama il 118. All’ospedale di Careggi la diagnosi parla di tumefazioni facciali estese e morsicature, oltre alla violenza sessuale.

La diciottenne torna nel suo Paese, poi si convince a tornare e sporgere denuncia sebbene tema ritorsioni.  Partono le indagini. L’appiglio agli agenti della squadra mobile lo dà un testimone, presente quella sera al paninaro, che ricorda alcuni numeri della targa.

I riscontri, la vettura è stata immatricolata in Romania, permettono agli investigatori di risalire ai due violentatori: Radu Ilie e Pantur Laurentiu Cristian. I due, entrambi incensurati, vengono fermati ieri pomeriggio: uno mentre lavorava come imbianchino in via Guido Monaco, l’altro a casa di un amico. Immediato il trasporto nel carcere di Sollicciano con l’accusa di violenza sessuale aggravata di gruppo e lesioni.

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