rotate-mobile
Il report Uaar

Gli studenti fiorentini bocciano l’ora di religione, sono i più laici d’Italia

Primo posto a livello nazionale (37,92%), tra i licei svetta lo scientifico Agnoletti di Sesto

Aumentano gli studenti della scuola pubblca che dicono 'no' all’Insegnamento della religione cattolica (Irc), non più obbligatorio dal 1984: nel 2022/23 sono stati infatti 1.096.846 mentre nel 2020/21 erano a 1.014.841, con un balzo di un punto e mezzo percentuale, dal 14,07% di due anni fa al 15,5% di oggi. Questo il quadro tratteggiato dall’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (Uaar) a seguito della richiesta di accesso civico ai dati presentata al ministero dell’Istruzione. Ma a sorprendere è il dato fiorentino, che si attesta a più del doppio della media nazionale: 37,92%, primato italiano. 

La classifica per province e scuole

Dai dati Uaar emerge che in sei province è stata superata la soglia del 30%. Dietro Firenze ci sono Bologna (36,31%), Trieste (33,37%), Prato (33,19%), Gorizia (32,51%) e Aosta (30,74%). A livello regionale è la Valle d’Aosta a guidare la classifica (30,74%), seguita da Emilia Romagna (27,48%) e Toscana (27,12%). Confermato il divario Nord-Sud: le regioni fanalino di coda per numero di non avvalentisi sono infatti Basilicata (2,98%), Campania (3,11%), Calabria (3,41%), Puglia (3,67%), Molise (3,87%) e Sicilia (4,57%).

“Abbiamo scorporato i dati anche per tipo di scuola fa sapere Loris Tissino di Uaar - Ne è emerso che sono gli istituti professionali a presentare il maggior numero di non avvalentisi (25,52%), seguono gli istituti tecnici (23,87%) e infine i licei (17,51%). Nella scuola secondaria di primo grado a non avvalersi è il 14,67% degli studenti, nella scuola primaria l’11,74%, nella scuola dell’infanzia l’11,3%. I numeri sarebbero ancora più alti se avessimo utilizzato i dati ministeriali così come forniti, ma abbiamo prudenzialmente escluso circa il 6% delle scuole perché mostravano fluttuazioni anomale nelle percentuali di non avvalentisi da un anno all’altro”.

Per quanto riguarda i singoli istituti, campione assoluto di laicità è l’Ipsia Massimo Olivetti di Ivrea con 86 non avvalentisi su 95 (90,53%), mentre tra i licei svetta lo scientifico Enriques Agnoletti di Sesto Fiorentino, con l’80,41%.  A Firenze, vince per la categoria degli istituti tecnici il Sassetti-Peruzzi (tecnico per il turismo) con 209 su 244 studenti (l’85,66%) che non si avvalgono.  “È una novità importante, che pensiamo possa essere utile ai genitori alle prese con le iscrizioni (quest’anno dal 18 gennaio 2024 al 10 febbraio 2024, utilizzando la Piattaforma Unica) i quali spesso nutrono il timore che i propri figli siano gli unici a non avvalersi, rischiando dunque di ritrovarsi soli”,  spiega il segretario dell’Uaar, Roberto Grendene.

“Già due anni fa - aggiunge - in collaborazione con l’associazione OnData del progetto #DatiBeneComune, abbiamo presentato una richiesta di accesso civico ai dati, in base a quanto previsto dal decreto legislativo 33/2013. Ne era emerso che in quell’anno scolastico gli studenti che avevano detto no all’Irc erano più di un milione. Poiché sul Portale unico dei dati della scuola continuano a mancare le informazioni circa la frequenza e non frequenza dell’Irc, con #DatiBeneComune abbiamo deciso di reiterare la richiesta e di liberare così i dati relativi agli ultimi due anni, analizzandoli e rielaborandoli per metterli a disposizione di tutti”.
 

Continua a leggere su FirenzeToday

Qui il link per seguire il canale whatsapp di FirenzeToday

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gli studenti fiorentini bocciano l’ora di religione, sono i più laici d’Italia

FirenzeToday è in caricamento