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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Novoli / Via Enrico Forlanini

Novoli, università: studenti di destra sigillano l'aula del Collettivo

Hanno fatto incursione appena sono stati aperti i locali, serrando la porta con catene e lucchetti. "E' un'occupazione illegittima, siamo pronti a fare un esposto"

Hanno fatto ‘incursione’ dentro l’edificio D5 del polo delle scienze sociali di Firenze attorno alle 8 di questa mattina, appena che gli addetti hanno aperto le porte dei locali. Chi? Gli studenti di Azione Universitaria, la destra studentesca fiorentina, ‘armati’ di catenaccio e lucchetti. Di lì si sono diretti verso la porta che chiude l’aula da settembre occupata dal Collettivo di Scienze Politiche, e l’hanno, in un certo senso, sigillata. Un blitz rapido, conclusosi con le catene nelle maniglie dell’aula serrate da due lucchetti e le chiavi consegnate immediatamente dopo alla preside del corso di laurea, Franca Alacevich, che ha subito fatto riaprire la stanza. Uno ‘sgarbo’ studiato a tavolino, durato in tutto una decina di minuti.

Ma perché questo gesto? “E’ stata un’azione puramente simbolica, per protestare contro un’occupazione illegittima di uno spazio dedicato a tutti gli studenti, e non ad uso e consumo esclusivamente del Collettivo”, ha dichiarato dopo l’iniziativa di protesta Matteo Fanelli, presidente provinciale di Azione Universitaria. La storia risale a settembre. L’università mette a disposizione un’aula per gli studenti, una specie di spazio autogestito per tutti. Nella carta un luogo aperto, polifunzionale, da utilizzare per incontri, manifestazioni o semplicemente per fini di studio. Il problema, secondo gli esponenti di Azione Universitaria, è che lo spazio ben presto si è trasformato nella ‘casa’ del Collettivo. “Quello che doveva essere un luogo di apertura culturale – ha continuato Fanelli – è diventata una sorta di barricata politica, esclusivamente riservata agli esponenti del Collettivo”. Oltre a questo la destra universitaria contesta la situazione creatasi nell’aula 006 entrando nel merito del regolamento universitario. Le norme infatti prescrivono che solo ai movimenti presenti negli organi istituzionali dell’università spetti un aula dedicata, un luogo dove proseguire l’azione politica. Una questioni di voti e di elezioni studentesche. “Il Collettivo – sottolinea Fanelli – alle ultime elezioni ha racimolato una manciata di voti che non gli ha permesso di eleggere nessun rappresentante. Quindi, a termini di regolamento, la stanza a loro non spetta. Per questo quella che si sta consumando a Novoli è una vera e propria occupazione illegittima”.

Da qui le proteste, le iniziative di sensibilizzazione, con tanto di petizione sottoscritta da 200 studenti, ed una serie di lettere inviate alla presidenza in cui la destra studentesca ha chiesto di ripristinare lo stato di legalità. “Niente, non abbiamo ricevuto nessuna risposta – continua Angela Sorice, vice presidente del movimento studentesco – oltretutto la preside ha sempre preferito non presentarsi agli incontri che ci sono stati concessi sul tema”. Così l’azione di questa mattina, con il lucchetto a recitare il ruolo di contrappasso: “Dovrebbe essere libera invece è come se fosse chiusa a chiave; noi abbiamo voluto dare immagine di questa situazione”, continua Sorice.
Ma le iniziative dell’Azione Universitaria non pare si fermeranno alla vicenda di questa mattina. Sono pronti a presentare un esposto alla Procura se l’Università non prenderà provvedimenti. “E’ chiaro che c’è una volontà politica che determina questa situazione – ha affermato Gianni Gandolfi, di Azione Universitaria – altrimenti non si spiegherebbero i silenzi e la tolleranza della preside ma soprattutto del rettore Tesi, più volte interpellato sulla vicenda”. Secondo quanto spiegato dagli esponenti del movimento, il blitz “non è una reazione alle scritte”, tra cui alcune inneggianti alle foibe, tracciate la scorsa notte davanti alla sede dell'associazione di via Santa Reparata. “Sono due cose distinte” hanno detto all’unisono, “senza alcuna correlazione”. Nel corso della mattinata, denunciano sempre gli studenti aderenti all’associazione di destra, esponenti del Collettivo avrebbero risposto al gesto dimostrativo strappando via tutti i materiali informativi dalla loro bacheca.
 

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