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Cronaca

Strage di piazza Dalmazia del 2011: dopo due anni esce dall’ospedale di Careggi

Moustapha Dieng ospite della struttura dedicata alle persone con grave disabilità. Ferito nel 2011 in piazza Dalmazia, era ricoverato all'Unità Spinale di Careggi

Dopo due anni passati all’ospedale di Careggi, a causa delle gravi ferite riportate nell’agguato razzista del 2011, da martedì scorso Moustapha Dieng, uno dei senegalesi feriti nella strage di piazza Dalmazia, ha lasciato il nosocomio fiorentino per entrare alla Casa Domotica di piazza Leopolda.

La struttura è dedicata infatti alle persone con gravi disabilità e ospita pazienti provenienti dall’Unità Spinale di Careggi oltre a persone con disabilità o anziane con polipatologie in dismissione dall’ospedale per problematiche acute e non ancora in grado di tornare presso le proprie abitazioni.

“Sono contenta che Moustapha Dieng sia ospite in una struttura fortemente voluta dal Comune di Firenze – sottolinea la vicesindaco Stefania Saccardi – e che sta dando ottime risposte sia al territorio che all’ospedale. Una struttura che lavora a supporto dell’Unità spinale di Careggi e non solo, accogliendo persone con problemi di non autosufficienza permanente o momentanea che hanno necessità di un luogo idoneo prima di rientrare al proprio domicilio”.

Tornando a Moustapha, il giovane, diventato tetraplegico in seguito alle ferite, riesce a muovere braccia e le dita con le quali in grado di azionare la sedia a rotelle elettrica. È stato portato da Careggi alla Casa Domotica da un mezzo della Misericordia di Rifredi, che gestisce lo spazio garantendo assistenza anche medica 24 ore su 24.

Moustapha alloggia in una delle due stanze attrezzate per pazienti tetraplegici, insieme al suo assistente personale che lo segue sempre, coadiuvato da due infermiere che si alternano. Ha infatti bisogno di una continua assistenza e non può mai essere lasciato solo. L’assistente e le infermiere sono stati debitamente formati presso l’Unità Spinale di Careggi per quanto riguarda le sue specifiche necessità. E una volta la settimana viene accompagnato all'ospedale per effettuare i controlli. “Un paio di mesi fa Moustapha è venuto a vedere la struttura – spiegano dalla Misericordia di Rifredi –. Era molto timido e timoroso, anche perché erano quasi due anni che non lasciava l’ospedale. Ma si è subito reso conto del clima sereno, dell’ambiente positivo e della professionalità e umanità degli operatori. Siamo convinti che si troverà bene”.

Una mano a Moustapha Dieng arriva anche da Scandicci. Grazie al Social Party, un gruppo informale di 63 associazioni attive sul territorio scandiccese, sono stati raccolti fondi destinati appunto al sostegno iniziale della degenza del giovane. Con i fondi raccolti saranno coperti i primi 40 giorni delle degenza assistenziale (non quella sanitaria che spetta comunque al Sistema sanitario) presso la Casa Domotica.

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